Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 29/5/2010 alle 11:11

La manovra da 24 miliardi sobriamente definita da Tremonti “un tornante della storia” non serve a ridurre il debito in rapporto al PIL. Se scende il numeratore, ma contemporaneamente scende anche il denominatore, non è detto che il valore del rapporto si riduca. In parole povere: se scende il debito, ma scende anche il Pil, il rapporto può persino peggiorare. Il Rapporto annuale dell'Istat sulla situazione del paese, diffuso per coincidenza nello stesso giorno della manovra, ci aiuta a capire che proprio questa è la dinamica in cui il Governo ci ha infilati.La quantità di informazioni Istat è sterminata, ma ne escono due cose: 1) che la crisi economica in Italia è peggiore che in altri paesi europei: nel biennio 2008-2009 la flessione del Pil è stata del 6,3%; 2) che l'hanno pagata, finora, soprattutto i giovani, protagonisti della fascia del mercato del lavoro sterminata dal taglio dei contratti atipici, e le donne, che vanno ad aumentare la fascia degli inattivi per “scoraggiamento”. Nel 2009 il reddito disponibile delle famiglie è sceso del 2,9% e il potere d'acquisto procapite è sceso sotto il livello del 2000. Ma, restando ai conti pubblici, i governi dei paesi europei hanno speso di più, mentre le entrate rallentavano e il Pil scendeva. Così per l'insieme dell'area dell'euro il rapporto tra debito e Pil è passato da 69,4 a 78,7%. In questo quadro, l'Italia occupa una posizione particolare: mentre gli altri hanno speso molto di più per sostenere le banche, la nostra spesa pubblica è cresciuta di meno e soprattutto in relazione all'aumento della cassa integrazione. Quindi, “in ragione della forte caduta del Pil e del livello elevato del debito”, i conti alla fine sono peggiori di quelli degli altri: il rapporto debito/Pil infatti sale da 106,1 a 115,8. Siamo partiti da un debito più alto (numeratore), siamo scesi con una caduta più rapida del Pil (denominatore). Adesso Tremonti ci deve spiegare come fa a togliere risorse all'economia senza deprimere l'economia; a tagliare gli stipendi agli insegnanti convincendoli però ad andare a fare shopping e vacanze nel tempo libero; a bloccare le assunzioni e i nuovi contratti chiedendo nel contempo ai ragazzi di uscire di casa e magari comprarsela anche, una casa; a continuare a dare cassa integrazione in deroga senza far niente perché le deroghe cessino di essere la norma. Bastonare il malato non serve, oltre a far male, come vedremo domani cifre alla mano.

Categoria: Economia, Persone
Commenti dei lettori: 3 commenti -
Desidero solo dire che si potrebbe avere una situazione migliore se il sig. Tremonti si sforzerebbe di punire veramente i grandi truffatori, imbroglioni ed evasori di cui nessuno parla, ma che tutti sanno che esistono. Uno fra tutti il sig, Laboccetta Amedeo - legale rappresentate x l'Italia della Atlantis World - multinazionale offshore basata ai Caraibi copre circa il 30 % del mercato nazionale dei gestori concessionari dei videogiochi. Evasione di ca: 90 MILIARDI !!!!! di Euro.
Scritto da Neribeth il 29/5/2010 alle 15:42
che la situazione economica sia gravissima lo dimostrano i dati del post. I rimedi possono essere tantissimi, ma credo e temo che nessuno oggi in Italia abbia il coraggio di aggredire in profondità gli elementi di base di questa crisi. Probabilmente per poterlo fare, E' LO SI FARA' NEL PEGGIORE DEI MODI, avverrà quando si sarà toccato il fondo. Il fatto di far far parte di un contesto europeo e internazionale basterà ad evitarci una deriva drammatica già scritta nelle cose?
Scritto da robinews il 29/5/2010 alle 19:18
Caro Mario, proprio oggi sul sito di Repubblica è stata lanciata la notizia che negli ultimi due anni l'industria delle armi ha registrato un bel +74% di export. Come vedi nella crisi ci sono settori che crescono. L'interrogativo è VERSO DOVE VA QUESTA CRESCITA? Dobbiamo forse pensare seriamennte che si va sempre più verso un qualcosa che si chiama GUERRA APERTA E GENERALE? La tua esperienza e conoscenze potrebbe aiutarci ad approfondire questo aspetto della crisi.
Scritto da robinews il 29/5/2010 alle 19:27
Archivi:
Ultimi post:
(23/5/2012 - 12:46)
(22/5/2012 - 11:37)
(21/5/2012 - 14:41)
(18/5/2012 - 10:23)
(17/5/2012 - 14:09)
(16/5/2012 - 13:10)
(15/5/2012 - 12:05)
(13/5/2012 - 22:00)
(11/5/2012 - 18:35)
(10/5/2012 - 13:50)