Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 2/6/2010 alle 11:00

 I tre referendum contro la privatizzazione dell’acqua viaggiano a gonfie vele. Davanti ai banchetti di autenticazione si formano code di persone allegre e curiose, che, mentre si avvicinano pazientemente ai certificatori, confermano la loro convinzione e determinazione per rivendicare il carattere non economico del bene pubblico più prezioso. “L’acqua non è in vendita” sembra lo slogan più popolare in questo momento, al punto da surclassare tutta la propaganda contraria delle grandi lobbies affaristiche che hanno puntato sull’”oro blu”. L’obiettivo nazionale di un milione di firme sembrava all’inizio un miraggio, ma ora è alla portata di mano e sarà già raggiunto probabilmente oggi, nella ricorrenza della festa della Repubblica (e della Costituzione repubblicana). In Lombardia i risultati della raccolta firme sono molto buoni, ma differenziati per territorio. La provincia di Varese è quella più lontana dall’obiettivo assegnatale per raggiungere il traguardo del milione. Una buona ragione per intensificare l’impegno e contribuire anche da qui ad uno straordinario successo. Riporto qui sotto il numero aggiornato delle firme della Lombardia.Nella prima colonna i dati della settimana appena trascorsa, nella seconda colonna il totale delle firme raccolte fino al 30 maggio (che ammontano a 97.304), mentre nella terza colonna l'obiettivo alla 5°settimana, rivisto rispetto al nuovo obiettivo nazionale di 1 milione di firme, che corrispondono a circa 158 mila ovincia settim. tot. progress. obiettivo

 

Commenti dei lettori: 2 commenti -
caro Mario, torniamo adesso dai banchetti e mi sembra che anche Varese sia in rimonta. Sono arrivati tardi i moduli, ma adesso recuperiamo e la gente fa la fila e firma come non ci è mai capitato. Sai, noi non siamo della generazione del divorzio...
Scritto da Antonello il 2/6/2010 alle 12:51
@Antonello. La gente, quella di ogni giorno, che non ha tessere di partito nè di sindacato: da lì deve iniziare la "rimonta" e la (ri)conquista del sentire e della sensibilità di tutta la società, per questi valori ambientali che devono coinvolgere tutti, ma proprio tutti, bi-tripartisan!
Scritto da Rosella e Carlo il 2/6/2010 alle 13:33
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