Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 16/7/2010 alle 13:08

Ricorro alle parole di Giangiacomo Schiavi sul Corriere della Sera per commentare la gravissima commistione tra politica, affari e 'ndrangheta che lambisce i piani alti del Pirellone: “Abbiamo una pattumiera lurida sull’uscio di casa, una ragnatela che non abbiamo voluto vedere. Oggi, ogni cittadino consapevole e non rassegnato dovrebbe ringraziare magistrati e forze dell’ordine per l’efficienza delle indagini sulle infiltrazioni mafiose in Lombardia”. Siamo dunque alla constatazione di un cancro avanzatissimo che non si è voluto vedere né curare finora, con una certa complicità e sottovalutazione proprio di chi ci governa. Avevo pubblicato tre anni fa un libro sulle mafie in Lombardia che era stato ritenuto “eccessivo” perfino nel centrosinistra, ma apprezzato e sostenuto dall’associazione Libera. Su questo blog ero più volte intervenuto da consigliere regionale per denunciare la presenza della mafia in Lombardia in stretto legame con nomi e affari che riguardavano la Regione. Lo avevo fatto anche con la descrizione di una interrogazione e le conclusioni della Commissione Consigliare di inchiesta sulla vicenda ex-Sisas e City Life. Anche allora si trattava dell’assessore Ponzoni e di traffici e appalti pubblici non trasparenti, che arrivavano fino al potentissimo Abelli e al suo entourage. C’erano di mezzo il “re delle bonifiche” Grossi e aziende indagate dagli stessi magistrati che oggi hanno emesso oltre trecento arresti. Nemmeno allora l’assessore aveva avuto il pudore di dimettersi e aveva continuato a fruire della copertura di Formigoni. Ma ora il castello di omertà sta crollando e, a cominciare dalle intercettazioni e dalle indagini assai avanzate su Ponzoni, la rete di commistioni tra amministratori e criminali viene impietosamente allo scoperto. Può Formigoni continuare a tacere e, sempre citando il Corriere, “ non ricacciare all’inferno dal quale provengono i principi dell’affiliazione e dell’affarismo che fanno prosperare le mafie e imbarbariscono sempre di più la nostra convivenza civile?”.

 

 

 

Commenti dei lettori: 1 commento -
Fai bene ad insistere Mario! La mafia è arrivata in Lombardia perchè ci sono soldi e perchè c'è un sistema di governo che non è più controllato dai cittadini e dall'opinione pubblica. Un sistema che si regge sugli affari e sul consenso dei cittadini lombardi che si bevono di tutto credendosi i migliori o pensando solo ai loro interessi. E' ora di svegiarsi e di chiedere conto a chi amministra e a chi, Lega compresa, tiene bordone.
Scritto da camillo il 16/7/2010 alle 14:07
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