inserito il 30/11/2010 alle 13:46
Il 2010 sarà uno degli anni più caldi da quando si misurano le temperature, forse il più caldo, e l'anomala ondata di calore in Russia come pure le eccezionali alluvioni nel Pakistan fanno presagire quale futuro spetta a noi e ai nostri figli. I modesti impegni assunti finora dai vari paesi riusciranno infatti a rallentare la crescita della temperatura in questo secolo, ma il mancato accordo tra gli attori comporterebbe comunque un aumento di 3-4 °C. E quindi un esito catastrofico e una trasformazione irreversibile del clima del pianeta. Quali sono i pochi punti fermi da cui partire? L'Europa, innanzitutto, che si è data i propri obbiettivi al 2020. Poi i meccanismi attivati, oggi l'Emissions Trading e domani magari una carbon tax, per favorire la decarbonizzazione del sistema energetico preparando il sistema industriale ad una competizione che si giocherà anche su questo versante. Infine la rapida crescita delle fonti rinnovabili con investimenti nella produzione elettrica che in molti paesi superano ormai quelli sulle centrali termoelettriche convenzionali (nucleare incluso).
Categoria: Idee e proposte, Economia
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