Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 23/12/2010 alle 17:20

L’accordo di Cancun è complesso e non è facile valutare le sue conseguenze. Ne riassumo 8 elementi positivi accanto a 5 nettamente negativi:

 

1p. Gli “Accordi di Cancun” rimettono in moto la discussione intorno ai target di riduzione dei gas serra post 2012, al trasferimento di tecnologie, al proseguimento del Protocollo di Kyoto, alla deforestazione

2p. Gli accordi delineano una chiara strada per concretizzare una seconda fase operativa del protocollo di Kyoto alla prossima COP 17 di Durban in Sudafrica  nel 2011.

3p. Alcuni testi sono molto lunghi, approfonditi, precisi, e segnano la conclusione di un prolungato ed elaborato lavoro negoziale.

4p. Si è raggiunto il consenso sulla creazione di un “Fondo verde per il clima”, per la gestione dei meccanismi finanziari della Convenzione, che dovrebbe raccogliere 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2020.

5p. I negoziati sono stati trasparenti, senza trattative parallele, testi segreti o elaborati in stanze chiuse da gruppi ristretti, come avvenne a Copenhagen.

6p. Un ruolo importante, nel conseguire il risultato del “Pacchetto di decisioni bilanciate”, è stato quello di tre donne tutte e tre appartenenti a Paesi in Via di Sviluppo

7p. Si è lavorato sodo per ricostruire il rapporto fra Nazioni Unite e Società civile

8p. Il cambiamento climatico è definito come “inequivocabile” e dovuto all’uomo. Non c’è alcun spazio per i negazionismi, come quelli manifestati dal Governo italiano.

 

1.n Non ci sono obiettivi specifici e legalmente vincolanti di riduzione delle emissioni per il 2020. Le riduzioni potrebbero portare ad un aumento della temperatura media del pianeta di circa 3°C, molto superiore all’obiettivo declamato di aumento di 1,5 o 2 °C rispetto ai livelli pre-industriali (circa 250 anni fa).

2n. È stata ancora rimandata la definizione di un quadro complessivo di impegni a lungo termine di riduzione delle emissioni, per i prossimi decenni (es. fino al 2050)

3n. Un accordo con impegni vincolanti di riduzione è ben più complesso, e richiede volontà politiche che oggi non sembrano presenti nei due maggiori emettitori mondiali, la Cina e gli Stati Uniti.

4n. La decisione di approvazione del pacchetto è stata presa senza l’approvazione della Bolivia, che si è opposta e aveva anche presentato un suo documento. Sembra che la Bolivia intenda presentare ricorso alla Corte di Giustizia Internazionale su questa decisione.

5n. La scarsa presenza, negli incontri pubblici, di Leader e Ministri di paesi industrializzati e di Cina e India.

In conclusione, con gli accordi di Cancun si è rinunciato ad enunciare obiettivi quantitativi globali a favore di un approccio sistemico fatto di più pilastri. Si è lavorato più sul costruire una solida macchina da guidare che sull’indirizzo da raggiungere. Ma avremo tempo per aspettare ancora?

 

Commenti dei lettori: 1 commento -
Caro Agostinelli, Berlusconi è riuscito ad incassare la fiducia ed ora cerca di prepararsi a governare senza il Parlamento. All'estero ne parlano male: poco senso dello stato, confusione tra sfera pubblica e sfera privata, ecc... Lo spettacolo che gli altri Paesi offrono quando si tratta di clima, povertà, energia o redistribuzione della ricchezza tra i popoli non è però dissimile: stessa logica antisociale, tanta corruzione e totale indifferenza verso i più deboli. Non siamo messi bene. G. B
Scritto da Gianni Bologna il 24/12/2010 alle 00:00
Archivi:
Ultimi post:
(23/5/2012 - 12:46)
(22/5/2012 - 11:37)
(21/5/2012 - 14:41)
(18/5/2012 - 10:23)
(17/5/2012 - 14:09)
(16/5/2012 - 13:10)
(15/5/2012 - 12:05)
(13/5/2012 - 22:00)
(11/5/2012 - 18:35)
(10/5/2012 - 13:50)