Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 11/1/2011 alle 18:30

A livello mondiale si stima che circa la metà del fabbisogno energetico totale venga utilizzata per costruire, utilizzare e smaltire gli edifici. Nelle Alpi, così come nel resto d’Europa, il consumo di energia delle case private è uguale a quello dell’intero settore dei trasporti. A Varese è addirittura superiore. Oggi non è difficile ridurre il fabbisogno energetico di un edificio e le relative emissioni di CO2. Un involucro edilizio ben isolato riduce le perdite di calore e garantisce l’indispensabile coibentazione. Al riscaldamento e all’illuminazione provvede l’energia solare. Per consentire alla radiazione solare di penetrare attraverso grandi finestre e di riscaldare gli spazi interni, la casa deve avere il giusto orientamento. Da anni ormai si possono costruire case che producono più energia di quanta ne consumiamo. Basterebbe che i piani regolatori favorissero e incentivassero queste prescrizioni. I responsabili dei maggiori sprechi energetici sono gli edifici vecchi e scarsamente coibentati. Essi costituiscono la maggior parte del patrimonio edilizio del territorio alpino e prealpino. L’elevato numero di edifici di scarsa qualità energetica rappresenta, dunque, un’enorme opportunità di intervento per gli anni a venire, con un notevole impatto anche nell’economia locale. Perché non farne un obiettivo del programma per le prossime elezioni comunali?

In alcune regioni alpine le amministrazioni pubbliche hanno deciso di realizzare i propri edifici adottando lo standard di casa passiva. Il comune di Mäder, nel Vorarlberg in Austria, ha risanato tutti gli edifici comunali, cominciando dalla scuola elementare e dall’asilo, e dal polo scolastico e culturale riscaldato a biomassa per oltre il 90%. Qui gli edifici comunali possono essere costruiti solo nello standard di casa passiva e chi acquista un terreno per costruirvi un edificio ad alta efficienza energetica ottiene una riduzione sul prezzo del fondo. A Bolzano, il Comune ha deciso che tutti gli edifici di nuova costruzione devono essere realizzati secondo lo standard almeno di CasaClima B, cioè con un fabbisogno energetico inferiore a 50 kWh/m²anno (la media italiana è di 220 kWh/m²anno). Queste costruzioni  ottengono uno sconto del 10% sugli oneri di urbanizzazione.

Costruire e risanare in base a criteri di alta efficienza energetica è conveniente per i proprietari e crea posti di lavoro. La Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi (CIPRA), richiede agli Stati alpini di modificare le disposizioni edilizie, in modo che tutti gli edifici vengano costruiti, con opportuni incentivi, in base allo standard di casa passiva riconosciuto a livello internazionale. Insisto: non è una modesta, ma buona idea per le elezioni amministrative di primavera? O tutta la discussione, da una parte, verterà astrattamente sulle alleanze e sulla rincorsa al centro e, dall’altra, sulle paure da evocare per escludere e vivere trincerati in un benessere senza allegria? Aria nuova e buona è l’augurio che ci possiamo fare.

 

Commenti dei lettori: 1 commento -
Lei ha ragione. La politica dovrebbe parlare al suo territorio, vedere le ricadute economico-sociali delle scelte anche minute che però cambiano l'approccio ai problemi. Trovo bello parlare di cura dei piani regolatori e delle abitazioni a Varese e nella zona prelpina come se fossero di interesse comune e non mera proprietà privata. Altro che coalizioni di cui non si capisce più niente e per cosa. Si metta il lista e io la voto.
Scritto da Osvaldo signorini il 11/1/2011 alle 23:00
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