Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 16/1/2011 alle 09:20

Ho già espresso sul mio sito www.marioagostinelli.it una valutazione complessiva sul ricatto a cui sono stati esposti i dipendenti Fiat, lasciati in grande solitudine, ma sostenuti con altrettanto coraggio dalla FIOM che ha rigettato l’accordo. Queste donne e questi uomini in carne ed ossa hanno capito la posta in gioco ed hanno sorpreso la grande stampa e la classe dirigente nazionale - tranne poche eccezioni - con un numero imprevisto di NO. Io ne sono contento, perché la vita delle persone non è merce di scambio col diritto al lavoro e sono grato a questa prova di autonomia della gente che fatica, che non si fa strappare la dignità dai padroni della fabbrica, del governo, dei media schierati sempre dalla stessa parte. Un duro richiamo per l’arroganza di Marchionne, esibita anche nei numeri scandalosi del suo “stipendio”. Quando tracciava il segno sulla scheda l’operaia del montaggio avrà avuto bene in mente questa vergogna.

Vediamo un po’, anche per solidarizzare col comportamento “eroico” di lavoratrici e lavoratori intimiditi e esposti alla minaccia della disoccupazione. Facciamo i conti dei compensi di Sergio Marchionne. Dal giugno 2004 al 2010, i compensi annuali, compreso l'accantonamento per la liquidazione ammontano a 42 milioni di euro. Fa una media di 6,3 milioni l'anno. Poi ci sono 4 milioni di azioni gratuite disponibili a fine 2012, ovvero 70 milioni. Infine, 19,4 milioni di stock option esercitabili quest' anno, ovvero 144 milioni. In 6 anni al vertice della Fiat, Marchionne totalizza un valore pari a 255,5 milioni, 40 milioni all’anno. Il salario medio annuo degli operai Fiat (contributi compresi) è di 37.000 euro. Morale: ogni anno Marchionne guadagna 1.037 volte il suo dipendente medio.

Pensate che nel 2009 e nel 2010 si è perfino rifiutato di dare ai dipendenti il premio di risultato, tenendosi invece tutto per gli azionisti e per sé. Ma uno dirà “lui paga le tasse e qualcosa ritorna allo stato italiano…”  Certo che paga le tasse, ma le paga nel cantone svizzero di Zug. E sapete perché? Non solo perché ha portato la sua residenza fiscale all’estero, ma soprattutto perché Zug è il cantone dove l’aliquota fiscale è la più bassa di tutta la Confederazione! Enrico Cuccia e Cesare Romiti, non certo due santarellini, non vollero mai azioni di Mediobanca e di Fiat, per non essere condizionati da interessi personali e restare del tutto liberi di decidere per l’interesse dell'impresa. E questo “uomo col maglioncino” secondo Berlusconi e Cota sarebbe l’uomo della provvidenza e, secondo voi, non trasferirebbe mai, se ne avesse una sua convenienza, la FIAT da Torino all’estero? Capisco il Cavaliere di Antigua, ma i “paladini” degli interessi del Nord che ci stanno a fare?

 

Categoria: Economia, Persone
Commenti dei lettori: 6 commenti -
insieme a Tremonti e Bertolaso sará il futuro presidente del governo auguri....da un simpatizzante FIOM.
Scritto da franco il 15/1/2011 alle 10:54
io di paladini degli interessi del nord non ne vedo in giro. Chiacchieroni che sistemano i propri figli ,amanti e quant'altro si.
Scritto da claudio il 15/1/2011 alle 11:08
Ineccepibile, Mario! Se si hanno buone informazioni come sono frequentemente le tue si capiscono molte cose. Da quel che dichiara il PD, che seguo con speranza mista a sconforto perchč dice tutto e il suo contario, sta con i bastonati e i bastonatori, non capisco proprio niente
Scritto da Lo Zuccone il 15/1/2011 alle 12:43
Marchionne e tutti i suoi sostenitori dovranno presto abbassare la cresta dopo il risultato fiero, dignitoso e orgaglioso del voto a Mirafiori. Bisogna tornare a indignignarsi contro l'arricchimento spropositato a danno di chi lavora e fa fatic a a vivere. La fiom e tutti quelli che sono al suo fianco credo che si debba passare alla controffensiva proponendo con forza una sfida per costruire in italia un modello economico industriale alla terdesca.
Scritto da robinews il 16/1/2011 alle 00:10
I 400 VOTI DI SCARTO DEI SI SICURAMENTE ERANO IMPIEGATI! CON IL RISPETTO DEL LAVORO DI TUTTI,SE IL VOTO ERA SOLO DEGLI OPERAI IN CATENA,AVREBBERO VINTO I NO.
Scritto da OPERAIACCIO il 16/1/2011 alle 04:15
I paladini, a cui NON MANCATE MAI DI RIFERIRVI sarebbero, manco a dirlo,gli esponenti leghisti! Secondo VOI, costoro, potrebbero impedire a Marchionne di percepire questi scandalosi stipendi? Non credo proprio ed ancora: potrebbero impedire a Marchionne di trasferire le produzioni fuori dal Paese? Stop col dire che Bossi sistema i figli, ne ha 4, uno solo ha abbracciato la politica ed č stato eletto!Si veda la moglie di Mastella, i figli di Craxi, il figlio di Di Pietro ecc! Poi, pontificate!!!
Scritto da antonio bruno il 16/1/2011 alle 09:16
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