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			 inserito il 11/2/2011 alle 13:00 
				
 
 Al crepuscolo, appena D’Alema è sceso dalla Hammer che lo aveva condotto lì, è apparso in cielo uno stormo di centinaia di avvoltoi che ha volteggiato nell’aria per una buona mezzora. Cosa avrebbero vaticinato gli antichi aruspici? I rapaci erano hostes o comites, nemici – magari veltroniani sotto mentite spoglie – o compagni, in conformità con l’angoloso e freddo carattere dell’uomo? Quale futuro attende la nuova Fondazione: quello mesto di Italiani Europei, o miglior sorte? Ironia e coincidenze a parte, va dato atto a D’Alema di essere l’unico politico italiano a volersi misurare con gli scenari internazioni e con il mondo che sta cambiando ben più velocemente della nostra capacità di pensarlo. scritto da Valerio Crugnola 
 Categoria: Idee e proposte, Persone 
				
				
						Non ho capito dove finiva Mario e dove iniziava lo scritto da Valerio.
Quando si tratta di... uccelli č meglio essere precisi. 
					
					Scritto da A .Vaghi il 11/2/2011 alle 13:26 
						Se continuiamo a polemizzare tra noi...non andremo molto lontano !
Almeno D'Alema a Dakar ci e' arrivato... 
					Scritto da F. Franchini il 11/2/2011 alle 17:20  | 
		
		
			
			 
						
						
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