inserito il 1/3/2011 alle 19:44
Benigni a Sanremo ha saputo genialmente interpretare un sentimento popolare da riattualizzare, da educare alla luce delle speranze, delle disillusioni, ma anche degli ideali, che hanno percorso un cammino da riscoprire fuori dai riti. Oggi voglio suggerire ai lettori una ripresentazione dell’inno nazionale in chiave non solo musicale, tradotto dal vivo in stupefacenti immagini multisensoriali. Per non togliere la sorpresa, invito a cliccare a questo indirizzo: http://www.piezomusicolor.it/index.php?option=com_content&view=article&id=60&Itemid=64
Troverete, oltre al video di un “Inno di Mameli a colori”, tutte le spiegazioni dell’esperimento Piezomusicolor di cui sono promotori e autori due varesini: Tatiana Tchouvileva e Giuseppe Caglioti.
Categoria: Idee e proposte, Istruzione e Cultura
Bellissimo!
Scritto da Margherita Giromini il 1/3/2011 alle 12:41
Ma allora i suoni, la voce, le armonie hanno una loro firma che anche chi non sente è in grado di leggere? Grazie
Scritto da Marina e Sonia il 1/3/2011 alle 15:55
Ho già visto a Milano la trasformazione in diretta di un concerto di Piscopo in immagini trascinanti. C'erano sordomuti entusiasti che vedevano e "sentivano" le percussioni.
Scritto da Gianni Raggi il 1/3/2011 alle 16:02
complimenti per il trucchetto per far rimanere il suo post in prima pagina su varesenews.anche qui vi fate gli sgambetti.da poco la seguivo,tornerò a non farlo.so che censurerà questo commento ma ci tenevo a farglielo sapere ugualmente.
Scritto da valceresio il 1/3/2011 alle 20:30 |
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