Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 15/3/2011 alle 08:49

Terremoto e tsunami in Giappone destano sgomento. Le reazioni non possono essere che di solidarietà e sostegno al popolo giapponese colpito da questa tragedia.

 

Dietro le tragiche sequenze di esplosioni nei reattori di Fukushima c’è un evento che parla direttamente all’Italia: si tratta delle conseguenze degli incidenti nelle centrali nucleari. E’ un fatto che questi si sono rivelati, ora dopo ora, sempre più gravi, fino all’evacuazione di decine di migliaia di persone e al rilascio di radioattività di cui per ora non conosciamo la gravità esatta, ma di cui abbiamo il sospetto che non si voglia dare notizia adeguata. E’ terribile pensare che la tecnologia nucleare non solo porti con sé rischi catastrofici ineliminabili, ma debba sopravvivere e prosperare al prezzo della mancanza di informazione e della negazione di ogni controllo democratico.

 

E’ successo nell’Inghilterra di Sellafield, negli USA di Three Miles Island, nell’Unione sovietica di Chernobyl, nella Francia di Tricastin e ora nel Giappone di Fukushima. E i nostri governanti, al contrario di quelli di Germania e Svizzera, negano l’evidenza o ribadiscono che da noi  non sarebbe potuto accadere e, perciò, si andrà avanti senza ripensamenti. Il Governo italiano, che ha fatto ricorso al voto di fiducia per reintrodurre il nucleare in Italia, dovrebbe invece riflettere alla luce degli avvenimenti nipponici e decidere da subito di sospendere il programma nucleare, o almeno, di bloccarne l’attuazione fino all’effettuazione del prossimo referendum che punta a cancellare la legge che punta a rilanciare l’atomo nel nostro Paese.

 

Fino ad ora Berlusconi, Maroni e Romani hanno dimostrato di avere paura del referendum abrogativo e preferiscono  buttare dalla finestra 300 milioni di euro facendo slittare la consultazione a giugno inoltrato e a scuole chiuse. Ma può un Parlamento come questo, per di più ricattato dal voto di fiducia, legiferare senza un adeguato dibattito e ostacolare il pronunciamento pieno del popolo sovrano? E’ mia impressione che la saggezza popolare farà giustizia di tutti i trucchi in atto, andando massicciamente a votare.

 

Commenti dei lettori: 5 commenti -
Tranquillo che andremo a votare! Mica lascio ai miei figli gli affari di quelli che adesso fanno i segenti del Cavaliere!
Scritto da Anselmo il 15/3/2011 alle 10:44
La saggezza popolare č sempre vincente. E' sempre e solo questione di tempo. Ciao, Mario.
Scritto da Ateri il 15/3/2011 alle 11:38
"... al rilascio di radioattivitā di cui per ora non conosciamo la gravitā esatta, ma di cui abbiamo il sospetto che non si voglia dare notizia adeguata": semplicemente impressionante!
Scritto da Carlo A. il 15/3/2011 alle 14:57
Leggo ora le news di Internet sul grandissimo rischio nucleare in Giappone dove 50 tecnici, che vengono definitivi samurai, hanno scelto di voler restare pur sapendo di andare incontro a una pericolosissima, rischiosissima, irreversibile contaminazione. Io ho paura. Molta.
Scritto da Bruna D. il 16/3/2011 alle 10:20
Al di lā della immane tragedia che ha colpito il popolo giapponese con il quale siamo tutti sinceramente solidali, il grave rischio che sovrasta tutti noi č quel rilascio di radioattivitā di cui parli e che i venti possono portare molto lontano, con effetti deleteri e duraturi nel tempo. I venti non non hanno confini ed entrano anche nelle nazioni e nelle case di chi rifiuta il nucleare! Cosa possiamo fare allora per evitare questi disastri che accadono per guasti o tragedie naturali?
Scritto da R. Paganini il 16/3/2011 alle 10:37
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