inserito il 18/4/2011 alle 19:00
Il potere decisionale dei CdA è stato assunto quindi da capitani di ventura, che passano tranquillamente da un’impresa all’altra, “scalandole” con le superliquidazioni dell’impiego precedente, eliminando il management inefficiente, vendendo gli asset non produttivi, contribuendo a fare crescere il valore dell’impresa scalata tagliando l’occupazione e i costi a destra e a manca, per poi, eventualmente, rivendere l’impresa “ristrutturata” con un rilevante guadagno. Per realizzare questo progetto occorreva però trovare anche gli strumenti di finanziamento necessari alle scalate. La liquidità necessaria viene allora fornita da altri protagonisti che si affacciano in modo rilevante sulla scena più o meno contestualmente, gli investitori istituzionali ed in primis i fondi pensione e i fondi comuni di investimento. La domanda ricorrente diventa allora: come possono innanzitutto i lavoratori dipendenti, ma poi gli azionisti, difendersi dai comportamenti predatori dei dirigenti?
La crescita del valore per gli azionisti diventa quindi il nuovo standard di misurazione del successo d’impresa. Non la qualità dei prodotti o il fatturato. E allora i managers si sono messi a truccare i bilanci, dato che retribuire gli amministratori con stock options crea degli incentivi per manipolazioni contabili di breve termine. E’ il caso di Marchionne e di tutta la vicenda Fiat-Chrysler. La manipolazione avviene anche in un altro modo: attraverso le cosiddette scatole cinesi di cui è stato maestro Tronchetti Provera che ha sperperato i patrimoni Pirelli e Telecom.
Di fatto autentiche pratiche predatorie sono state alla base della crescita truccata dei valori azionari senza corrispondenti incrementi dell’attività produttiva, che hanno alimentato un boom speculativo che una volta sgonfiato ha trascinato tutti i soggetti economici nella più grave crisi economica dal dopoguerra ad oggi, con l’eccezione degli alti dirigenti le cui retribuzioni si sono ulteriormente moltiplicate rispetto il livello medio dei lavoratori.
Categoria: Economia
E mentre la Fiat veleggia verso gli Stati Uniti e Pirelli è ormai una scatola cinese a vocazione immobiliare, Marchionne e Tronchetti si sono arricchiti a dismisura: dove è il valore sociale dell'impresa di cui si ciancia? Chiediamolo ai dipendenti di Pomigliano o di Greco.
Scritto da Enrico il 19/4/2011 alle 07:39 |
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