Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 15/6/2011 alle 10:30

Ormai la scissione non è più solo tra Paese reale e la politica rinchiusa nei suoi riti, ma anche tra società e opinionisti, quelli che la sera sul piccolo schermo ci spiegano cosa è accaduto sotto il sole: a noi, incapaci secondo loro di interpretare la nostra vita, le nostre reazioni, i nostri sentimenti, perfino il nostro voto. E così prima del 12 e 13 Giugno il passaparola e la straordinaria pervasione dei movimenti e del loro racconto su acqua, nucleare e giustizia, dalle piazze ai banchetti, dalle parrocchie alle sedi della CGIL (a proposito che ne è della Cisl di Bonanni?), era guardato con un filo di compassione.

Qualche maggiore apprezzamento per il rimbalzare da sito a sito del web e su face book di splendide osservazioni, immagini, filmati: “in fondo le belle anime usano perfino la moderna tecnologia…” Ma, alla fine, nessuna convinzione che si fosse ad una svolta della portata della partecipazione al voto di oltre 26 milioni di Italiani: i Gad Lerner, i Floris, i Mannheimer non hanno mai dato uno sguardo dentro i contenuti di una autentica rivoluzione culturale e l’hanno rapidamente coniugata in politichese.

Ad esempio, non avete quasi mai visto rappresentanti dei movimenti ai talk show, ma politici consumati, giornalisti presuntuosi, esperti e tecnici ignoranti. E invece avrebbe richiesto ben altro il quorum raggiunto in tutte le regioni e il SI ai quesiti, che rappresenta la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. Ma alla sera, dopo le 21, ritorna il mantra di prima: il popolo non era sereno, i quesiti erano demagogici, hanno vinto abbastanza tutti e perso abbastanza nessuno, se si esclude il Cavaliere in rovina, che è un capro espiatorio tenace, ma ormai bollito. Perchè a Ballarò e compagnia cantante non si guarda al significato dei numeri effettivi (straordinari quanto imprevisti dai guru) e dei contenuti  della consultazione (che ribaltano gli assi strategici della politica che ha dominato per venti anni il Paese), passati e legittimati irreversibilmente dal quorum nonostante la sordina dei media? E invece dal piccolo schermo ci tocca subire soltanto una discussione sul futuro dei leader dei partiti entrati in campo all’ultimo minuto e rassegnarci a aspettare Pontida(?!), tifare per Maroni contro Bossi, veder salire le quotazioni di Bersani rispetto a quelle di Tremonti. Tutto qui?

Commenti dei lettori: 6 commenti -
te la prendi,giustamente, con gli opinionisti politici ma, non ti è mai capitato di vedere trasmissioni pomeridiane con i vari sgarbi parietti busi e prsonaggi simili? da tempo si è passato il limite della decenza in rai tanto che si puo dire che la rai è uno dei grandi problemi irrisolti del nostro paese,berlusconi ha aggravato,anche qui,una situazione che comunque era gia al limite
Scritto da angelo m il 15/6/2011 alle 11:09
Ma che dire di Adamoli che, dopo aver scritto sul suo blog il suo NO sull'acqua, adesso riscopre la legge presentata dal PD, respinta dai comitati, che consente quella privatizzazione che il referendum ha negato? Anche per lui, evidentemente, i cittadini si esprimono con la democrazia diretta, ma poi i partiti riprendono l'ultima parola, come se fossero autonomi dal popolo sovrano.
Scritto da Emilio il 15/6/2011 alle 13:42
Il passaparola è andato oltre ogni limite immaginabile e ha creato nuovi canali di comunicazione. Tutto questo impegno stà facendo nascere un linguaggio politico nuovo, ancora in fase non pienamente matura, ma la strada è ben delineata e l'orizzonte aperto. Primarie di coalizione. La coalizione unità sostiene il vincitore che senz'altro vincerà le elezioni. Così la politica di popolo può prendere il suo posto nella società dando serenità e sicurezza a tutto il paese. Grazie Mario
Scritto da Giampiero Zendali il 15/6/2011 alle 14:23
Dopo aver boicottato con ogni mezzo i referendum, i signorotti del centrodestra cercano di prendersi i meriti del raggiungimento del quorum...nn hanno capito ke il fatto ke ci siano stati 5-6 mln del loro elettorato ke nn hanno rispettato le disposizioni degli esponenti del governo è per loro una sonora sconfitta!!! Cordialmente! http://ilpicchioparlante.wordpress.com/2011/06/14/neanche-la-dignita-di-tacere/
Scritto da francesco formisano il 15/6/2011 alle 15:36
caro Mario, troppi "soloni" e voltagabbana in politica e sugli schermi, questo è il risultato della "libera tv".... mi sembra solo libera di fare quello che i padroni decidono... e il popolo bue... ascolta ed esegue.
Scritto da franco zanellati il 15/6/2011 alle 20:59
Maggioranza sempre più in difficoltà. Non credo che i partiti di centrosinistra si trincerino. ll desiderio di aggiustare il paese è popolare e le forze popolari hanno le orecchie per ascoltare. I problemi restano sul tavolo (anche dell'acqua). Non credo che il segnale politico emerso del referendum sia la statalizzazione di ogni cosa. Ma come un monito, presente da anni e anni, del tipo "troviamo strade nuove". Nè liberiste, nè stataliste/socialiste. Umane ed inclusive. Per le comunità.
Scritto da FrancescoG. il 17/6/2011 alle 10:55
Archivi:
Ultimi post:
(23/5/2012 - 12:46)
(22/5/2012 - 11:37)
(21/5/2012 - 14:41)
(18/5/2012 - 10:23)
(17/5/2012 - 14:09)
(16/5/2012 - 13:10)
(15/5/2012 - 12:05)
(13/5/2012 - 22:00)
(11/5/2012 - 18:35)
(10/5/2012 - 13:50)