Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 6/8/2011 alle 07:44

 

Nell’ultimo mio post ho espresso le mie riserve sull’appiattimento del sindacato (CGIL compresa) sulle posizioni delle altre “parti sociali” (rappresentanti di banche,  imprese, artigiani, commercianti, perfino finanzieri dediti alla speculazione etc.) nel confronto con il Governo avvenuto in pompa magna e ripreso ancora ieri da tutti i notiziari stampa e televisivi. Alcuni commenti molto puntuali e impegnati sono già stati riportati on line in coda al post. Ho anche ricevuto mail personali sia di consenso che di critica. In particolare mi sono giunti rimproveri di evocare il conflitto in una fase in cui "tutti siamo su un'unica barca in tempesta" Non trovo di meglio, per rispondere a questa confutazione, che esporre alcune cifre e situazioni reali. E' troppo comodo far scomparire le facce e le condizioni materiali delle persone in carne ed ossa di fronte all'emergenza, per poi rimettere ognuno al suo posto quando la crisi fosse superata, con ferite inferte e prezzi pagati nella più assoluta iniquità. E per una necessaria operazione verità è a mio giudizio indispensabile che il sindacato e la sinistra parlino con la loro lingua e la loro voce senza alcuna ambiguità

Leonardo Del Vecchio, titolare di Luxottica e “self made man”, è titolare di un patrimonio di 11 miliardi di euro. In 60 anni di lavoro ha accumulato in media 500.000 euro al giorno. Ha tuttavia pagato in 60 anni solo 80 milioni di euro di tasse, pari all’1% della ricchezza accumulata. Il suo risparmio giornaliero è pari a 27 anni di lavoro di un metalmeccanico. Quest’ultimo paga in 40 anni di lavoro 250.000 euro di tasse, pari almeno al 23% del salario percepito e a 1/300 di quanto pagato da Del Vecchio, che ha però intascato 9000 volte tanto. Quindi un metalmeccanico nella sua vita lavorativa paga proporzionalmente allo stato italiano 30 volte le tasse di un super- ricco, che alla fine può lasciare mirabolanti eredità ai figli senza devolvere nemmeno un euro alla collettività per le tasse di successione.  E allora mi domando: è eticamente accettabile un sistema fiscale che consente di fronte ad un enorme accumulo di ricchezza di versarne all’erario solo una quota molto ridotta e nemmeno lontanamente paragonabile con quella versata da chi vive a stento del suo lavoro? Come si può, nella crisi che attraversiamo, mettere insieme le rivendicazioni di chi lavora e paga le tasse con le pretese di chi governa l’economia e si rifiuta persino di prendere in considerazione l’istituzione di una patrimoniale? Una misura necessaria e dovuta in questa crisi, che genererebbe 40 miliardi per l’erario.  più di mezza manovra di Tremonti, che dispenserà lagrime e sangue proprio ai più deboli. E come si fa a non distinguersi con fermezza da organizzazioni padronali e finanziarie che, in barba alle rivendicazioni dei lavoratori e dei loro sindacati, continuano a pensare che a pagare siano i salari e le pensioni? I Marchionne, i Tremonti, le Marcegaglia, i Sacconi e i Brunetta che hanno fin qui razzolato male, predichino per loro conto, ma non anche per conto nostro...

Categoria: Economia, Persone
Commenti dei lettori: 5 commenti -
E intanto Berlusconi e Tremonti pensano a dare ancora piu` liberta` di impresa e di andare avanti per la loro strada che ci ha portato al disastro. Su la testa e schiena dritta, altrimenti veniamo travolti e perdiamo tutta la nostra dignita`
Scritto da Guido, SEL CH il 6/8/2011 alle 09:32
i mercati stanno crollando ,la sua legge utopica non regge più "sempre massimo profitto subito " , la negazione della dignità del popolo , hanno spinto al limite l'umiliazione ,oltre questa tolleranza si da vita a l'indignazione .
Scritto da thierry il 6/8/2011 alle 10:44
è sempre una gran balla .. non è vero che siamo tutti sulla stessa barca! .. anzi c'è chi la barca nemmeno ce l'ha !! .. come non vedere la marea ostentata di suv che ci annebbia il cervello e la gola .. c'è chi va al ristorante in vacanza fa viaggi e scarica tutto come spesa "aziendale" .. alla faccia e poi il problema è togliere diritti ai "garantiti" per darli ai precari .. togliere alle pensioni dei padri per i figli .. la cultura deve essere un privilegio .. e, la colpa di essere "salariati
Scritto da sandro sardella il 6/8/2011 alle 15:28
GRAZIE MARIO, PER AVER ESPLICITATO QUESTE REALTA' ECONOMICHE, EVIDENZIANO CHE UNA GIUSTIZIA ECONOMICA E FISCALE NON PUO' ESSERCI SENZA CHE CHE CHI HA ELUSO ED EVASO, INQUINATO PAGHI IN BASE AL PATRIMONIO CHE HA ACCUMULATO E AI DANNI ALL'AMBIENTE CHE HA PROVOCATO. Occorre istituire un organo di controllo dell'applicazione della COSTITUZIONE: ART.3,9,42,53,54 con poteri di sanzione economica.
Scritto da domenico monetti il 15/8/2011 alle 11:36
questi articoli vanno maggiormente diffusi in modo che tutti sappiano le ingiustizie che stiamo subendo per vivere in un paese governato da incapaci.Vero brunetta sono gli statali che consideri fannulloni gli assenteisti!!!! ma avete visto le vostre presenze. Vero marcegaglia proteggiamoli gli industriali perchè devono produrre!!!! ma chi deve comprare deve avere anche i soldi e invece noi non CE LA FACCIAMO PIU'. Risparmio il commento su tremonti ..ma ne avrei per tutti!!!!! che depressione !!!!!
Scritto da una lavoratrice tassata il 22/8/2011 alle 09:47
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