Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 28/8/2011 alle 19:29

Il 6 settembre la Cgil ha deciso lo sciopero generale. Ha fatto benissimo. Così si è messa alla testa dei lavoratori, dei pensionati e di quanti non sono d’accordo con la manovra decisa dal Governo, guidato da un Presidente del Consiglio che non perde occasione per far sapere che lui con questa manovra non c’entra e che la colpa è tutta di Tremonti. Dove sarebbe l’errore del maggiore sindacato italiano? La Cgil avrebbe dovuto accettare quello che la stessa maggioranza non gradisce? O accettare di tagliare i susssidi a orfani, vedove e invalidi? Se le proposte che proliferano nella maggioranza diventassero realtà, come mettere di nuovo mano alle pensioni o alzare l’Iva, le ragioni dello sciopero generale promosso dalla Cgil verrebbero ulteriormente rafforzate. La ragione numero uno dello sciopero generale è che il Governo ha costruito una manovra per la finanza pubblica ignorando l’esigenza di rilanciare lo sviluppo e l’occupazione. Risanamento finanziario e ripresa economica debbono marciare di pari passo, per non comportare un prezzo sociale insostenibile. Le altre ragioni stanno nella composizione di una manovra di rientro del deficit che colpisce spesa sociale, regioni, enti locali, pubblico impiego. Per non parlare del tentativo di legalizzare ex post gli accordi separati voluti dalla Fiat e di manomettere l’articolo 18 dello statuto dei Lavoratori. Ragioni per lo sciopero generale ce ne sono vendere e la Cgil ha fatto benissimo a promuoverlo. Altri nel mondo sindacale dovranno spiegare anzitutto ai lavoratori come fanno a criticare la manovra e nello stesso tempo a lasciare correre. E l’opposizione dovrebbe essere contenta che nella società qualcuno si muove per mettere in discussione la manovra che rischia di terminare peggio di come è cominciata.

Commenti dei lettori: 3 commenti -
Io penso che questa volta la CGIL abbia esagerato. Era necessario stare tutti insieme. Solo così possiamo farcela a rimediare qualche cosa. Se anche il PD e la Lega hanno delle riserve sulle manifestazioni di sciopero, vorrà pur dire che la crisi ci minaccia tutti ed è come Irene che passa su New York. Comunque auguri a tutti noi che facciamo fatica a cavarcela.
Scritto da Mino da Samarate il 28/8/2011 alle 19:52
Sottoscrivo @Mino da Samarate.
Scritto da Luigi B. il 29/8/2011 alle 13:24
Meno male che c'è la cgil!Ci è rimasta solo quella ormai vista l'assenza di una classe politica di riferimento e la cronica mancanza di una sinistra cancellata da 20anni!(dopo Berlinguer il vuoto).Cisl e uil,come sempre,non ci sono e spiegare ai lavoratori che la deroga al contratto nazionale, unita alla macelleria sociale di una manovra che difende i privilegi e premia ancora una volta chi dalle crisi ci guadagna e bastona coloro che non hanno più niente da dare sarà arduo.
Scritto da Marco zaccaria il 29/8/2011 alle 15:14
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