Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 15/9/2011 alle 08:00

I tetti foderati di fotovoltaico sono ancora davvero pochi in Italia, soprattutto al sud dove il sole è il vero protagonista di ogni tradizione: culturale, architettonica, gastronomica. Grazie agli incentivi messi a disposizione dal conto energia i pannelli fotovoltaici sono stati presi in considerazione soprattutto come una forma d’investimento. Purtroppo questo ha fatto sì che oramai non si contano più i terreni agricoli sui quali si è messo a “coltura” un mega impianto fotovoltaico, sostituendolo alle produzioni agricole, che garantiscono guadagni minori e soprattutto fatiche che il solare non conosce. Sono soprattutto questi impianti a far stare l’Italia in linea con le direttive europee, sono loro a fare i numeri che contano e ci promuovono più dei tetti delle abitazioni come sarebbe logico: non la produzione familiare o condominiale che doveva entrare nella cultura del cittadino.


Ci vorrebbe molta più informazione per poter raggiungere la gran parte dei cittadini che proprio non sanno ancora cosa sia e quali potrebbero essere i vantaggi del fotovoltaico. Per questo voglio riportare qui un’ottima notizia: il tetto di un capannone industriale è stato “foderato” e persino abbellito da un gigantesco impianto fotovoltaico da ben 7100 kilowatt. Succede a Castelfidardo, in provincia di Ancona, dove il Gruppo Tontarelli, azienda leader nello stampaggio di articoli casalinghi in plastica, ha messo in rete il suo impianto di produzione energetica “pulita”, fornita dal sole, realizzando sul tetto del suo stabilimento il più grande impianto al mondo integrato, della dimensione di quello della Sala Nervi in Vaticano.

La realizzazione è di una ditta italiana specializzata, la Energy Resources, e l’impianto è adesso in grado di produrre ogni anno oltre 7 milioni di kilowatt/ora di energia elettrica pulita, pari al consumo medio di circa 2400 famiglie, senza alcuna emissione inquinante e, grazie all’integrazione totale, senza alcun impatto visivo, anzi, aggiungendo eleganza ad un sito industriale, come si vede dalla figura riportata. L’impianto alimenterà il sito produttivo di Castelfidardo evitando ogni anno l’immissione in atmosfera di circa 9700 tonnellate di CO2.

 

Commenti dei lettori: 1 commento -
solo un somaro puā scrivere kw/h al posto del corretto kwh.L'unitā di misura kw/h non esiste; dovrebbe, come si evince dal testo, infatti misurare l'energia che per quanto ricordo č uguale a potenza x tempo non fratto tempo.
Scritto da panoramix il 1/10/2011 alle 13:43
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