Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 20/9/2011 alle 13:20

Dal 10 al 17 settembre una Carovana per il Diritto all’Acqua, ha percorso i Territori Palestinesi Occupati da Israele, per conoscere i problemi di accesso all’acqua e le violazioni di tale diritto umano. Sono stati percorsi i Territori Occupati Palestinesi, dalla Valle del Giordano a Tulkarem, da Jenin a Hebron, e negli incontri con le comunità palestinesi si è appurato che la gestione dell’acqua è tutt’ora sottoposta agli Ordini Militari del 1967, che negano il diritto all’acqua del popolo palestinese, impedendo la costruzione di nuovi pozzi o la riabilitazione di quelli esistenti, la costruzione di reti idriche e di impianti di trattamento delle acque reflue, la gestione complessiva delle risorse idriche da parte dell’Autorità Palestinese dell’Acqua.

La costruzione del Muro, illegale nel suo percorso, ha sradicato migliaia di alberi, confiscato e praticamente annesso terre fertili, pozzi e falde acquifere. Allo stesso tempo viene impedito all’Autorità Palestinese lo sviluppo di politiche ambientali a salvaguardia delle risorse idriche e per la  riduzione dell’inquinamento dalle acque reflue e dagli scarichi industriali provenienti anche dalle colonie israeliane, che scorrono nei torrenti e nei fiumi inquinando il territorio a rischio di provocare malattie sia agli esseri umani che agli animali. Tutto ciò è in violazione non solo del diritto umano all’acqua riconosciuto dall’ONU, ma anche degli accordi di Oslo e del diritto internazionale.

Alla vigilia della presentazione all’Assemblea delle Nazioni Unite da parte dell’Autorità Palestinese di una proposta di riconoscimento dello Stato Palestinese come 194° paese membro della comunità internazionale, la garanzia del diritto all’acqua ad un popolo martoriato si accompagna alla richiesta di cessazione delle violazioni al diritto internazionale e dell’occupazione militare.

 

 

Commenti dei lettori: 1 commento -
Mario, ci eravamo illusi.... Obama ci ha profondamente delusi. povera Palestina, quando finirà di soffrire un popolo calpestato. Viene in mente una motivazione sul perchè gli americani NON vogliono risolvere il problema palestinese, se ricordi il popolo americano nasce dal genocidio degli indiani d'America, Israele con la loro complicità, sta facendo la stessa operazione,quindi americani,zitti e non fiatate ,havete usato gli stessi mezzi e oggi difendete Israele. ovvio no ? che tristezza Mario.
Scritto da franco zanellati il 22/9/2011 alle 20:13
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