inserito il 22/9/2011 alle 11:26
Mentre i fogli residui raccontano le fatiche della crisi, le tragedie che si consumano negli angoli remoti del pianeta, la cronaca quotidiana che si consuma nelle nostre strade. Il mondo del premier appare come un castello fortificato e impenetrabile presidiato da sodali (Bossi, Lupi, Prestigiacomo) una volta inimmaginabili nella veste dei lacchè di un uomo perduto, che in cambio del loro silenzio accettano di mantenere potere e di ricevere favori. C’è una distanza che intristisce dalla vita della gente, dai loro drammi e dalle trepidazioni. Come ha scritto un religioso scandalizzato “un ponte levatoio che non colma il fossato di una casta poco casta!” Allibiti di fronte all'ennesima smargiassata raccontata al cellulare con gli amici, stentiamo a credere che vi possa essere una tale dissociazione tra lo statista e l'uomo “privato”. Quale paratia stagna potrebbe mai arginare l'uomo che si muove a suo agio nei festini, rispetto al rappresentante di un governo che incontra altri capi di Stato, presiede esecutivi, interviene in ambiti internazionali? Il travaso di volgarità è inevitabile. E se per il comportamento nelle stanze da letto proviamo un senso di commiserazione ricordando l'appello accorato di sua moglie, è quest'ultimo versante a preoccuparci da cittadini che non vogliono rassegnarsi.
Categoria: Idee e proposte, Persone
Bossi e Lupi? Ormai non convincono neanche pių la loro mamma! Vedi il caso Milanese: nessuno paga mai e paga sempre Pantalone!
Scritto da Nico Galbiati il 22/9/2011 alle 14:10 |
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