Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 2/3/2012 alle 13:12

Tutti siamo informati del conflitto aperto sulla nuova Galleria ferroviaria della Val di Susa. E’ un problema, si dice, di “ordine pubblico” o di “autorità dello Stato” o, ancora di “democrazia”. Vediamo però a cosa servirebbe e che risposte darebbe ai problemi per cui verrebbe costruita stravolgendo la valle e la vita dei valligiani.

Secondo le previsioni di metà anni Settanta, la linea del Frejus sarebbe stata interessata a fine anni Ottanta da un traffico di quasi quindici milioni di tonnellate di merci l'anno e fu per questo motivo oggetto di interventi. Tuttavia nel 1990 il traffico reale ammontò a circa la metà della previsione, con un trend stabile circa 8 milioni di tonnellate). Alla data del 2007 la "linea storica", era utilizzata solo per il 30% circa della sua capacità di trasporto. Con gli ultimi interventi di ammodernamento completati nel 2010, la capacità  della linea è stata portata a180 treni/giorno nel tratto di valico e 210 nel tratto "di bassa valle". Tale capacità potrebbe essere ulteriormente aumentata con interventi di ottimizzazione tecnologica della linea storica.

Ipotizzando di far transitare 14 treni a lunga percorrenza (oggi sono 4), 40 regionali in alta valle (tratta di valico) e da 65 a 120 regionali in bassa valle, restano disponibili spazi utili per 126 treni merci nella tratta di valico/alta valle per un carico utile di 16-18 milioni di tonnellate di merci l'anno nel caso i treni regionali siano 65/giorno oppure di 10-11 Mton di merci l'anno nel caso siano 120/giorno. Tutto tornerebbe… tranne che per il business per il grande tunnel.

Commenti dei lettori: 5 commenti -
se fosse così allora tutti coloro che sostengono che la TAV va fatta sono tutti matti, mentitori e farabutti. Non ci credo mi dispiace. Lei fa del populismo .
Scritto da Pietro il 2/3/2012 alle 13:24
Sono moltissime le ragioni a sostegno della non costruzione della Tav. Ma c'è di mezzo il Project financing con cui i privati ricavano grandi benefici dagli appalti dello Stato. E come si fa a deluderli, visto che c'è tutto il Gotha dell'economia italiana'
Scritto da Mariano il 2/3/2012 alle 13:57
è lodevole che qualcuno provi ancora a spiegare perchè no alla Tav quando poi,vedi il blog di adamoli, LA DEMOCRAZIA DEVE FUNZIONARE ANCHE QUANDO DA RISULTATI CHE NON PIACCIONO, la tav la vuole l'europa il governo la regione piemonte, il movimento, PIU NO GLOBAL CHE NO TAV, forse adamoli dovrebbe spiegarsci cosa sia oggi la democrazia in italia,comunque mario poche palle tu sei solo un no global e non un no tav, era cosi anche per il nucleare e li sei stato accontentato,non esagerare
Scritto da angelo m il 2/3/2012 alle 17:44
@Pietro. I dati sulle "tracce" dei treni che possono percorrere la Val di Susa sono note a tutti e sono quelle messe nel grafico di Agostinelli: infatti le diffonde la RFI, il consorzio ferroviario che se ne occupa. Il governo sostiene da tempo che una volta collegata, la tratta Lione Torino porterà più merci del previsto, data la maggiore velocità. Ma neasuno potrebbe ragionevolmente dimostrarlo. Anzi, la crisi sconsiglia l'enorme spesa e di aspettarsi grandi volumi di merci
Scritto da Il ferroviere il 2/3/2012 alle 17:53
Caro Mario cerca di rifare i conti. La tratta di valico deve trascinare le merci fino a circa 1.000 di altezza, o no ? Il traffico merci è diminuito in questi ultimi anni appunto per questa inefficienza. Potrebbe aumentare col nuovo percorso togliendo traffico su gomma. Gli svizzeri fanno tunnel di 50 km per superare il Gottardo. Un tempo volevamo anche noi privilegiare le ferrovie. Ci siamo scordati ? Spostiamo i No Tav, quelli facinorosi, a contestare la Bre-Be-Mi. Non sarebbe meglio ?
Scritto da A. Vaghi il 2/3/2012 alle 19:12
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