Articoli pubblicati dai quotidiani nei giorni della Conferenza di Durban

Alcuni studenti del Master di comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste hanno esaminato come i quattro principali quotidiani italiani e la blogosfera hanno seguito la conferenza di Durban: poca attenzione, molte lacune, molti pregiudizi sui giornali, ma molto meglio sul web.

Al contrario delle continue assicurazione di Monti e della Fornero sulla fine della crisi e sulla bontà delle soluzioni da loro offerte al Paese, che occupano da quattro mesi almeno sei pagine di ogni quotidiano considerato, il problema dei cambiamenti climatici continua ad essere uno dei temi desaparecidos. Eppure c’è una forte connessione tra crisi finanziaria e ambientale, ma non è tema portato alla ribalta, se dobbiamo dire il vero, nemmeno dal governo.

Mentre sulla blogosfera comparivano almeno 2000 documentati interventi che seguivano giornalmente l’evento, il grafico mostra la noncuranza dei direttori di testata, tra cui un po’ meglio si è comportata Repubblica. Il Corriere ha addirittura fatto intervenire in prima pagina il suo editorialista Battista con un inquietante sillogismo: Durban è stato un fallimento; il fallimento è dovuto alla caduta di interesse per l’ambiente per via della crisi economica; quindi l’emergenza ambientale non esiste. Il Sole 24 ore spiega con sussiego da economisti provetti come la crisi mondiale tolga interesse agli accordi sul clima. La Stampa riassume l’incontro in “un successo diplomatico” ma allo stesso tempo “una sconfitta dal punto di vista scientifico e ambientale”. Ma che razza di informazione ci arriva? Dobbiamo passare ormai tutti ai blog, per apprendere criticamente un po’ di verità?