Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 2/2/2009 alle 12:11
Ecco un'altra testimonianza della straordinaria ricchezza di articolazioni e di esperienze che il Forum di Belem, appena concluso, ha saputo regalarci.
I seminari
In particolare annoto quelli sull’energia, sovrastati qui dall’aspetto di contrasto alle grandi dighe e dalla contesa dei contadini contro l’agrobusiness, al punto da non affrontare quasi la crisi del sistema fossile e la necessità di un paradigma rivoluzionario e in discontinuità con l’attuale, fondato finalmente sulla riduzione dei consumi, sull’efficienza energetica e sulle fonti naturali rinnovabili, qui così abbondanti e così trascurate. E’ giusto così, perché in America Latina siamo di fronte alla più massiccia distruzione delle stesse risorse rinnovabili (fiumi, terra coltivabile, foresta) e all’impiego sconsiderato di  petrolio e gas ancora a danno dei poveri. Ma è anche un ammonimento per “il contratto mondiale per l’energia”, di cui mi occupo da tempo, e che stenta a decollare in una dimensione mondiale, dopo ottime prove in Europa e in Africa. Moltissimo da fare, quindi, visto che anche governi come quello di Lula e Chavez continuano ad essere ancorati alla geopolitica dei grandi giacimenti e dei grandi oleodotti in via di esaurimento e a mettere in secondo piano i danni alla biosfera e la crisi climatica, sempre evocata a parole, ma rimossa nei fatti. Poi gli incontri sulla criminalità internazionale organizzati da Libera e quelli sull’economia della solidarietà organizzati da GEAN; quelli sullo stato sociale avviati dalla CGIL con i sindacati di tutto il mondo e quelli sulla crisi finanziaria e etica predisposti dagli economisti brasiliani; quelli sull’acqua e quelli sulla decrescita, di cui è promotore e protagonista anche il movimento italiano. E ancora: il film sulla diga di Hasankeyf, prodotto da Hagam, un gruppo di giovani italiani, e  promosso qui da Unaltralombardia, ha incontrato grande favore. E’ stato proiettato alla rassegna del Forum il 31 pomeriggio nel cinema più antico della città, l’Olympia, con grande attenzione di un pubblico giovanissimo, e la presenza di due delegati curdi. E per finire un indimenticabile seminario si è svolto in una tenda in cui sono capitato per caso, con un colloquio fitto tra il teologo Leonardo Boff e la ex ministra dell’ambiente Marina Silva, discepola di Chico Mendez. Riporto solo due passaggi. “Basta – dice Leonardo Boff- col dire che la natura è sacra, perché ce la porta distante. La natura è umana perché, anche se ha una sua autonomia dall’uomo, prende vita o muore nella testa della donna e dell’uomo che la osservano. La donna, l’uomo, la natura sono un unicum della vita e, quindi sono un unicum dell’idea di umanità. E sullo stesso argomenta il Silva-pensiero: “All’inizio pensavo che stavo lottando per i seringueros, poi che stavo lottando per salvare la foresta amazzonica, ora penso che sto lottando per salvare l’umanità”.
Categoria: Idee e proposte
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