Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 25/2/2009 alle 10:25

Entro il 2020 quattro centrali intrinsecamente insicure e l’assunzione di carbone e nucleare per il futuro energetico del nostro paese, chiamandoli “carbone pulito” e “nucleare sicuro”. Questa è l’avventuristica mossa extraparlamentare di Berlusconi: una enormità anche dal punto di vista della democrazia, perchè il caudillo nostrano, con la grancassa dei media al seguito, gonfio di voti e corroborato da un’opposizione impotente e litigiosa, cancella di un sol colpo il referendum dell’87 semplicemente dichiarandolo “sciagurato”. Berlusconi e Scajola cercano l’appoggio di Sarkozy per tentare di mascherare il grave errore politico, economico, di sicurezza per le persone e l’ambiente che stanno compiendo tentando di reintrodurre il nucleare in Italia ad ogni costo, mentre in altri paesi come gli Stati Uniti di Obama la direzione è ben diversa e punta sulle energie da fonti rinnovabili. Il Governo, ben sapendo quanti dubbi e contrarietà ci sono nell’opinione pubblica, ha inserito nel progetto di legge con cui vuole reintrodurre il nucleare delle norme che gli consentirebbero di imporre le sue decisioni alle popolazioni, alle Regioni, agli Enti locali facendo mettere i siti nucleari, in pratica, sotto controllo militare. D’altra parte tra nucleare civile e militare c’è sempre stato un rapporto diretto ed è inutile negare che il nucleare militare in Europa trova la sua giustificazione nella NATO e nelle sue strategie ufficiali. Esemplare dell’atteggiamento bugiardo del Governo è l’impegno a risolvere lo smaltimento delle scorie radioattive, che come è noto da decenni sono stoccate in condizioni insicure nei piazzali delle vecchie centrali con pericoli per le popolazioni e l’ambiente, o vengono lavorate a costi proibitivi per l’Italia in altri paesi. Per di più Berlusconi e Scajola vanno controcorrente, l’Europa più avanzata, quella della Merkel e di Zapatero, va nella direzione dello sviluppo delle energie da fonti rinnovabili che sono sicure, danno la possibilità di sviluppare tecnologie e nuova occupazione qualificate e in prospettiva saranno sempre meno costose, tanto più per un paese come l’Italia che potrebbe di svilupparle con maggiore facilità di altri paesi. E’ chiaro che oggi la lobby nuclearista, espressione di un vero e proprio comitato di affari, tenta di forzare la mano, ma è altrettanto chiaro che in questo modo l’Italia per oltre un decennio continuerà a violare il protocollo di Kyoto e finirà con il pagare multe salatissime. Sono gli interessi in campo, con in testa l’Enel, che da monopolista di Stato è divenuta la seconda multinazionale energetica d’Europa con oltre il 70% di capitale privato, che Berlusconi vuole premiare, garantendo profitti a costo di calpestare la volontà degli italiani che, in grande maggioranza hanno votato contro le proprie centrali nucleari, costringendole allo spegnimento definitivo già nel 1987. Inoltre Palazzo Ghigi dà per scontata l’approvazione della legge che per ora è all’esame del parlamento, ma dimentica che i cittadini italiani hanno deciso con un referendum che l’Italia doveva restare fuori dal nucleare e ancora oggi l’opinione pubblica, come hanno detto diversi sondaggi, non è favorevole, soprattutto tra i giovani. Sfido il Governo a indicare i futuri siti nucleari prima delle elezioni europee e ne vedremo delle belle! Quindi l'esecutivo ha fatto i conti senza l’oste, ha preso impegni che probabilmente non potrà mantenere perché le italiane e gli italiani si pronunceranno con ogni mezzo possibile su questa scelta e se necessario lo faranno anche con il voto.

Il prossimo 14 Marzo a Fa la cosa giusta, fiera del consumo critico, l’incontro “2009: ha senso un ritorno al nucleare?” con Gianni Mattioli - Comitato nazionale antinucleare, Mario Agostinelli – Unaltralombardia, Roberto Meregalli - Beati costruttori di pace e Roberto Brambilla - Rete Lilliput.
Milano, fieramilanocity (MM Lotto) ore 11-13.
 
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 2 commenti -
caro mario sono piu o meno daccordo con te ma non vedo le masse di italiani che si muoveranno contro il nucleare.Ablito a Ispra dove tu hai lavorato qui il nucleare ,con le scorie della passata attivita,é ancora presente,ma, se si eclude la mia, ben poche voci si sono sentite per avere chiarimenti su cosa c è.Il corsera quando scrive di Ispra titola COME VIVERE FELICE E CONTENTI ACCANTO AI RIFIUTI NUCLEARI .
Scritto da angelo il 25/2/2009 alle 20:27
persino la Svezia ha una superficie di pannelli per il solare termico quasi doppia rispetto all'Italia, l'Austria 20 volte maggiore. è ovvio che una persona "INTRISECAMENTE" Vecchia come il nostro Premier non sappia far meglio di riesumare una tecnologia "VAGAMENTE" insicura come il nucleare. ps io chiederei a MEDIOLANUM assicurazioni si mai farebbero una poliza ad una qualsiasi centrale, SE SONO COSI SICURE SAREBBE UN AFFARE, non trovate?
Scritto da Alessandro Z il 25/2/2009 alle 21:44
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