Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 6/4/2009 alle 16:21

Alle manifestazioni della CGIL bisogna andarci, altrimenti si prendono cantonate e si è costretti a rimangiarsi le parole un po’ supponenti del giorno prima, quando si disquisisce dell’opportunità dei Vip a sfilare e ce li si ritrova travolti dal fiume di gente allegra che buca anche il video reticente delle televisioni berlusconiane. Bisogna andarci anche per non pronunciare le stupidaggini programmate dei nostri ministri a cui erano rivolte molte delle rivendicazioni dei manifestanti. Sacconi: “E' come scioperare contro la pioggia”;  Brunetta: “E’ una innocua scampagnata”. Bisogna andarci anche per irridere e non credere alle provocazioni di piccoli uomini di fronte a un milione almeno di belle persone. Anche Veltroni ha sfilato in corteo. Strano, quando era segretario del PD, non aderì alla manifestazione della CGIL a piazza San Giovanni. Adesso, senza calcoli di immagine, avrà scoperto che meno male per il Paese che esiste ancora un sindacato che dà speranza e riunisce una base sociale incazzata e fiera, che la sinistra si disputa al voto senza saper rappresentare unitariamente. " Mister Obamaaaa" è l'ironico grido che molti manifestanti hanno lanciato al Circo Massimo gremito, per prendere in giro il premier Berlusconi e la sua performance a Londra di giovedì scorso. Al di là della guerra interessata di cifre, sono stati mobilitati 4.800 pullman, 40 treni speciali e due navi, senza contare quanti si sono mossi con auto proprie, treni ordinari e aerei. Cinque i cortei che hanno attraversato Roma. A prendere la parola, per sei brevi interventi, un operaio cassintegrato di Pomigliano D'Arco, una pensionata di Roma, una giovane docente precaria della Lombardia, uno studente, un immigrato ghanese residente in Emilia Romagna ed un medico dalla Sicilia. Gente vera, che sa che la crisi c’è e si può uscirne solo lottando insieme, non guardando altrove, come purtroppo fanno CISL e UIL. Pierfrancesco Favino (che ha interpretato il personaggio di Giuseppe Di Vittorio in una serie televisiva andata in onda di recente su RaiUno) ha letto la testimonianza del figlio di un operaio dell'Ilva morto sul lavoro. Dopo le sue parole, la piazza si è raccolta in un minuto di silenzio per commemorare le vittime sul lavoro e gli immigrati che perdono la vita nel tragitto dai loro Paesi d'origine all'Italia. Quando i lavoratori dimostrano di voler essere protagonisti del futuro e di non voler subire la crisi si deve essere accanto a loro in un atteggiamento di profonda attenzione. Quindi, quella del 4 Aprile, è stata una giornata importante per l'Italia intera, con la CGIL che ha riportato con forza anche visiva una delle grandi questioni in cui si dibatte il paese: quella del lavoro e della sua dignità ormai vilipesa.  E’ il momento di ribellarsi contro le politiche che il governo di destra sta operando scientificamente con la riduzione delle tutele, il diritto di sciopero, la disgregazione delle forme contrattuali collettive. Sarà, come ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, una bella giornata di cui ci si ricorderà per lungo tempo.

Categoria: Idee e proposte
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