Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 15/4/2009 alle 10:35

Si è aperta la stagione dei bilanci delle società quotate italiane e si alza il velo sui compensi dei vertici delle società nel 2008. Quest'anno la pubblicazione di molti bilanci avviene in ritardo rispetto al tradizionale termine del 31 marzo, a causa di una modifica normativa, passata in sordina, con l'attuazione della direttiva transparency. Una contraddizione: anziché aumentare la trasparenza, si ritarda la pubblicità dei documenti nonostante siano già stati approvati dai consigli di amministrazione.
Secondo un'inchiesta del Sole 24 Ore tra i bilanci finora pubblicati, disponibili sul sito della Borsa, nell'anno in cui è esplosa la crisi finanziaria internazionale arretrano le buste paga dei banchieri, mentre avanzano quelle di manager dei servizi e dell'industria. Il manager più pagato tra le
società italiane è un outsider, il bolognese Roberto Tunioli, 51 anni, vicepresidente e amministratore delegato della Datalogic, con 8,3 milioni lordi complessivi nel 2008. Datalogic produce scanner e sistemi di lettura ottica di dati, ha un fatturato consolidato di 380 milioni nel 2008 e 17 milioni di utile netto. Al secondo posto il manager uscente di un'azienda da anni in profondo rosso, Luca Majocchi, a.d. di Seat Pagine gialle, 179 milioni di perdita nel 2008. Majocchi lascerà il posto il 30 giugno, ma già nel 2008 è stata accantonata la quota di competenza per il trattamento di fine mandato per 5,75 milioni, che porta il totale della sua busta paga 2008 a 7,958 milioni.
Il terzo è un uomo d'oro di Telecom, arrivato nel 2001 dalla Pirelli: Enrico Parazzini, classe 1944, ha lasciato il posto di direttore generale l'8 agosto 2008 intascando 7,173 milioni tra stipendio per sette mesi, buonuscita e ferie non pagate.
Giovedì l'elenco si è arricchito con gli importi incassati dai vertici di Mediaset ed Enel. Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, nel 2008 ha ricevuto compensi lordi per 3,527 milioni di euro, 221mila in più del 2007. All'a.d. Silvano Adreani sono andati 3,027 milioni (651mila in più rispetto all'anno prima). Praticamente invariato a 1,453 milioni il compenso del vicepresidente Pier Silvio Berlusconi (+ 4mila euro). In Enel l'.ad. Fulvio Conti ha ricevuto 3,236 milioni (134mila in più del 2007) mentre il presidente Piero Gnudi 920mila.
In Lombardia poi c’è la chicca dei manager pubblici in quota Forza Italia e Lega: Bonomi (SEA) 624.000 euro, Zuccoli (A2A) 1,230 milioni di euro; Stanca (Expo 2015) 463.000 euro + lo stipendio di parlamentare, Catania (ATM) 723.000 euro.                                                                             Ma..dov’è questa crisi?

Categoria: Economia
Commenti dei lettori: 1 commento -
il bello è che poi è colpa dei dipendenti di alitalia che guadagnano troppo e han troppa cassa integrazione.
Scritto da Emanuele Martini il 15/4/2009 alle 12:13
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