"Insieme costruiamo il futuro."
Alessandro Alfieri   alessandro.alfieri@consiglio.regione.lombardia.it
inserito il 3/2/2011 alle 18:42

«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi».

Sono le parole di Tancredi, sicilianissimo nipote del principe Salina ne “il Gattopardo”, ma in questi giorni potrebbero benissimo stare sulla bocca del ministro Calderoli, bergamasco angelo custode del decreto attuativo sul federalismo municipale.
 
Questo pomeriggio il testo del decreto è stato respinto dalla Commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale.
 
Visto da Nord il rischio maggiore del federalismo municipale che la Lega vuole imporre a tutti i costi non è la divisione del Paese. Il rischio vero è che tutto, al di là della propaganda, rimanga più o meno uguale a prima, anzi con un aumento delle tasse per i cittadini e una mini patrimoniale per imprenditori e artigiani come denunciato dalla stessa Confartigianato della Lomabrdia.
 
Federalismo vuol dire più autonomia a livello locale, più responsabilizzazione dei centri di spesa, una solidarietà reale per le aree più deboli. Dopo lo stop di oggi, il governo dovrebbe fermarsi e, se è in grado, tenti di migliorare il decreto imponendo una cura dimagrante per lo Stato centrale, razionalizzando le Province e superando i privilegi delle Regioni a statuto speciale. I soldi risparmiati  vengano devoluti alle autonomie locali.
 
Cosa farà ora il novello Tancredi?
 
Commenti dei lettori: 9 commenti -
ma perchè hanno approvato lo stesso il decreto, anche se è stato bocciato in commissione?
Scritto da uno che non capisce il 3/2/2011 alle 21:39
ma perchè bossi dice: avviato il federalismo?
Scritto da carlo c. il 3/2/2011 alle 21:44
Analizzando il voto, il dato che subito appare, è la compattezza della attuale " maggioranza" , 315 voti dovevano essere e 315 sono stati . Mi domando invece, se i tre Pd assenti, abbiano giustificazioni inattaccabili oppure confidano nel milione di firme che dovranno raccogliere i soliti galoppini come spallata finale al sistema .
Scritto da Giovanni B. il 4/2/2011 alle 08:34
Oggi alla radio: "La Regione Lazio spende in rappresentanza 23 volte quello che spende la Presidenza tedesca" e poi "In regione Sicilia la commissione che doveva ridurre il numero dei consiglieri regionali (19.000euro al mese) ha fallito". E' ora che chi sperpera i soldi si prenda le sue responsabilita'. Il federalismo della Lega sembra essere gattopardesco, ma non dobbiamo rinunciare a portare avanti un federalismo serio. Certe situazioni sono intollerabili e non e' populismo...
Scritto da Andrea Botta il 4/2/2011 alle 08:35
Esiste Federalismo e Federalismo. Quello approvato in CdM è una riforma parziale che qualcuno definisce sempre qualcosa. Si può fare di meglio? Il discorso in Parlamento dovrà servire a questo...
Scritto da Francesco Calò il 4/2/2011 alle 11:48
Il Presidente Napolitano non emana il Decreto sul federalismo fiscale in assenza di una maggioranza parlamentare; meno male che l'arbitro c'è!
Scritto da marco D. il 4/2/2011 alle 14:06
openso che una vera riforma federalista, che dia utonomia e centralità agli enti locali non possa prescindere da un sano spitito solidarista, che si faccia carico di chi è restato indietro e lo aiuti a rsponsabilizzarsi per portarsi avanti. Se le cose stanno così un vero federalismo solidle non può realizzarlo la Lega che è nato come movimento indipendentista ed ha scoperto il federalismo solo in seguito alla sconfitta del separatismo. Basta vedere come governano la Regione Lombardia.
Scritto da giovanniderosa il 4/2/2011 alle 15:27
@uno che non capisce e @carlo c. il governo ha approvato ugualmente il decreto senza il parere favorevole del parlamento,è stata una forzatura dell'esecuito sul legislativo e infatti Napolitano non ha controfirmato il decreto definendolo "irricevibile".
Scritto da Alessandro Alfieri il 4/2/2011 alle 15:53
...parafrasando la loro orribile canzone "presidente sai che cos'è??menomale che Napolitano c'è!!!!!"
Scritto da Antonello il 4/2/2011 alle 16:06
Archivi:
Ultimi post:
(12/2/2015 - 16:45)
(11/2/2015 - 15:11)
(1/2/2015 - 11:50)
(30/1/2015 - 16:40)
(26/1/2015 - 15:21)
(20/1/2015 - 16:45)
(6/1/2015 - 12:07)
(18/12/2014 - 11:00)
(13/10/2014 - 12:56)
Links: