"Insieme costruiamo il futuro."
Alessandro Alfieri   alessandro.alfieri@consiglio.regione.lombardia.it
inserito il 17/1/2012 alle 12:30

Io per Ponzoni l'ultima volta che andato su ho speso diecimila euro di matite omaggio per quando si vota. Per questo Ponzoni è con Formigoni culo e camicia. Formigoni muove centinaia di milioni di euro, vorrei partecipare all'Expo”.

A pronunciare queste parole, intercettate nel 2009 dagli inquirenti, è Saverio Moscato, appartenente alla famiglia del boss calabrese Natale Iamonte radicata a Desio. Moscato è stato arrestato ieri nella stessa operazione che ha portato al mandato di arresto per il Consigliere regionale Massimo Ponzoni.

Che il rapporto l’ex enfant prodige del Pdl lombardo e Formigoni fosse stretto sembrano confermarlo anche le carte dell’ordinanza di custodia cautelare della Procura monzese, dalle quali emergerebbe che l'immobiliare “Mais” (fallita nel 2010 e direttamente riferibile a Ponzoni) avrebbe pagato varie volte noleggi di barche e vacanze esotiche proprio a Ponzoni e a Formigoni.

Per carità, con tutte le cautele del caso, e con la necessaria dose di garantismo è però ormai evidente che siamo di fronte ad un elenco senza fine. Prosperini, Nicoli Cristiani, la “famiglia” Abelli, Ponzoni più un cospicuo numero di amministratori locali legati alla corrente formigoniana.

Non è più credibile la favola delle responsabilità individuali: non si tratta più di casi isolati. Le persone vicine a Formigoni e colpite dalle richieste della magistratura hanno rivestito o rivestono ruoli di massima responsabilità in Regione Lombardia. Per non parlare del caso San Raffaele (proprio oggi è stata nominata la commissione d’inchiesta del Consiglio regionale).
 
Il sistema di potere che ha governato la regione negli ultimi vent’anni sta mostrando impietosamente ai lombardi il suo volto più oscuro. Al posto di accusare l’opposizione e negare ogni addebito sarebbe sicuramente più responsabile da parte di Formigoni una seria autocritica. 
Categoria: Lombardia, Persone
Commenti dei lettori: 1 commento -
E’ consultabile da oggi su www.tamtamdemocratico.it il numero di gennaio della rivista di approfondimento online del PD, il cui focus tematico è centrato su "Economia malata, alle radici della crisi". Una sezione è dedicata alle elaborazioni in corso nella sinistra europea e nella dottrina sociale della Chiesa rispetto alla crisi e alla sue radici. Dalla rivista traggo e sottopongo al vostro commento le conclusioni di un articolo di Stefano Fassina che, mi pare, tenta una sintesi (ardita) tra dottrina sociale della Chiesa e socialismo/laburismo. In ogni caso, un tema attualissimo su cui vale la pena di ragionarci su: “Possiamo mettere al centro della nostra visione la persona che lavora, come nella tradizione del cattolicesimo sociale, senza perdere l’attenzione alle asimmetriche relazioni economiche e sociali al centro delle culture socialista e laburista? Possiamo partire dal paradigma del “neo-umanesimo integrale” e provare a costruire il profilo culturale e programmatico del Pd lungo il sentiero da esplorare di un neo-umanesimo laburista? In conclusione: il neo-umanesimo laburista può essere una traiettoria di ricerca culturale e politica, prima che programmatica, lungo la quale costruire l’identità del Pd e la tessitura di una inedita alleanza sociale, di uomini e donne, di soggetti ed interessi, sia a livello nazionale, sia a livello europeo e globale?”
Scritto da ulderico monti il 18/1/2012 alle 17:06
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