"Insieme costruiamo il futuro."
Alessandro Alfieri   alessandro.alfieri@consiglio.regione.lombardia.it
inserito il 24/2/2012 alle 09:46

Accentrare le tesorerie comunali in una tesoreria unica nazionale è una decisione che deve essere riconsiderata dal governo Monti. I comuni hanno infatti bisogno di maggior autonomia e di poter utilizzare le proprie risorse senza aggravare l’iter burocratico.

La tesoreria comunale fu introdotta da Prodi nel 1997 e in questi anni ha garantito ai comuni maggior autonomia rispetto alla tesoreria unica. Veniamo peraltro da pesanti manovre finanziarie che hanno scaricato sugli enti locali pesi insostenibili sia con i tagli ai trasferimenti sia con l'aumento dell'obiettivo del patto di stabilità interno. Soprattutto quest’ultimo ha generato una situazione che ha visto i comuni lombardi accumulare nel 2011 oltre 6 miliardi di euro di residui passivi e ridurre la spesa per investimenti di circa il 20%, con un effetto ulteriormente depressivo sulla situazione economica del paese.

Con il ritorno al vecchio sistema di tesoreria unica nazionale gli enti locali non avranno più disponibilità diretta delle proprie risorse depositate presso il sistema bancario e il ragioniere si limiterà esclusivamente all’esecuzione di pagamenti e riscossioni senza gestire la liquidità dell’ente. Gli effetti negativi per i Comuni vengono stimati in 300 milioni di euro, per non parlare della ricaduta sulle aziende fornitrici in termini di velocità e certezza dei pagamenti. I Comuni sono un tassello troppo importante e in questo momento in particolare vanno sostenuti, aiutandoli a fare meglio e rendendogli la vita facile quando realizzano opere necessarie per la sicurezza o lo sviluppo del loro territorio.

Proprio ieri ho presentato insieme al collega Tosi la mozione che stiamo promuovendo presso tutti i consigli comunali per chiedere al Governo:

-  la cancellazione dell’obbligo di trasferimento delle disponibilità liquide depositate presso la tesoreria comunale a beneficio della tesoreria unica nazionale;

- la modifica del patto di stabilità, a partire dall’individuazione delle tipologie di investimenti prioritari che possono essere esclusi dalla disciplina del patto (ad esempio le spese per la messa in sicurezza delle scuole e per le opere idrogeologiche);

- di rendere possibile per i Comuni l'utilizzo immediato dei residui passivi per immettere risorse in una fase di forte difficoltà.

Inoltre la mozione impegnerà i Sindaci a trasmettere il documento alla Giunta della Regione Lombardia per chiedere l’ampliamento dello stanziamento per l’applicazione del patto di stabilità regionale almeno in misura simile a quello delle principali regioni del nord.

Se il pil deve crescere è necessario far ripartire l'economia ecco perché riteniamo che il patto di stabilità vada allentato e siamo fisuciosi che ciò accada visto che su questo punto c'era stato un segnale positivo da parte dell’esecutivo e sullo sblocco dei residui passivi c'è un negoziato in corso.
Commenti dei lettori: -
Archivi:
Ultimi post:
(12/2/2015 - 16:45)
(11/2/2015 - 15:11)
(1/2/2015 - 11:50)
(30/1/2015 - 16:40)
(26/1/2015 - 15:21)
(20/1/2015 - 16:45)
(6/1/2015 - 12:07)
(18/12/2014 - 11:00)
(13/10/2014 - 12:56)
Links: