Azioni, interventi e proposte per la competitivitŕ delle imprese.
Associazione Artigiani
inserito il 28/3/2008 alle 10:10

E’ un programma politico “in sintonia con le proposte di Confartigianato” quello che ieri, giovedì 27 marzo 2008, a Roma presso la Sede Confederale, Silvio Berlusconi ha illustrato nel corso dell’incontro con Giorgio Guerrini e Cesare Fumagalli, rispettivamente Presidente e Segretario generale di Confartigianato, e i rappresentanti della Giunta Esecutiva. Presente all’appuntamento anche Giorgio Merletti, il Presidente dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese e di Confartigianato Lombardia che ha sottolineato al candidato premier per il Popolo della Libertà l’urgenza di “restituire fiducia agli imprenditori e ai cittadini per offrire all’Italia nuove occasioni di crescita e sviluppo”. “Occorrono nuove scelte economiche e culturali – ha proseguito Merletti – che pongano al centro dell’attenzione le micro e piccole imprese e, quindi, gli interventi più adatti a rilanciarne la competitività”. A Silvio Berlusconi è stato consegnato un documento con le priorità della nostra Confederazione dal titolo “Più impresa. Per crescere”.

              Punto per punto le proposte indicate da Confartigianato
 
1. valorizzare il ruolo della micro e piccola impresa
·                    Introduzione dell’obbligo della valutazione d’impatto sulle MPI (Micro e Piccole  Imprese) di ogni nuova normativa.
·                    Creazione di un’Agenzia per le MPI presso la Presidenza del Consiglio, operante in stretto collegamento con il Ministero dell’Economia e con il Ministero dello Sviluppo Economico e con il compito di elaborare proposte, di concerto con le parti sociali, finalizzate a favorire lo sviluppo delle imprese con meno di 20 dipendenti.
·                    Elaborazione di un Rapporto annuale sulle MPI del Presidente del Consiglio, che faccia il punto sullo stato delle Micro e Piccole Imprese.

2. ‘liberare’ l’impresa da costi e vincoli sui fronti del fisco, della burocrazia, delle liberalizzazioni e della giustizia:
·      Fisco:  - Ridurre la pressione fiscale sulle imprese e le famiglie; - Semplificare gli adempimenti contabili; - Intensificare l’utilizzo del contrasto di interesse, che ha dato ottimi risultati nelle ristrutturazioni in edilizia, per allargare la base imponibile e combattere l’evasione; - Riequilibrare il carico fiscale, incentrando la tassazione personale sulla famiglia; - Rispettare lo Statuto del contribuente, evitando il ricorso a norme di carattere retroattivo.
·     Burocrazia : - Eliminare i controlli preventivi da parte della Pubblica amministrazione a favore di rigorosi controlli pubblici successivi mirati a verificare il rispetto da parte delle imprese delle norme a tutela degli interessi pubblici; - Privatizzare e liberalizzare l’istruttoria amministrativa, consentendo alle piccole imprese di accedere alla PA attraverso le Agenzie per le imprese, soggetti privati operanti sul mercato dei servizi all’impresa; - Rafforzare il centro unico di governance a livello nazionale della strategia di semplificazione degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese, con un forte coordinamento delle autonomie locali laddove interessate.
·      Liberalizzazioni: - Liberare cittadini e imprese dai pesanti costi derivanti dai mercati protetti e dalle rendite di posizione, liberalizzando isettori a bassa concorrenza: banche, assicurazioni, servizi pubblici, energia, utilities, professioni. In Italia la spesa media di un conto corrente bancario è di 182 euro l’anno, più che doppia rispetto alla media dei Paesi UE. Tra il 1995 e il 2007 i premi assicurativi in Italia sono aumentati del 131,3% - vale a dire più di quattro volte l’inflazione (31,8%) - a fronte di un aumento medio del 30,8% nell’area Euro.
·      Giustizia: - Risolverei problemi all’origine dei ritardi del nostro sistema giudiziario che impediscono agli imprenditori di esercitare i propri diritti e sottraggono loro 2,3 miliardi di euro l’anno. La durata media dei procedimenti civili, tra il I e II grado, è di quasi 5 anni. Quella dei fallimenti è di oltre 8 anni. Un procedimento in materia di lavoro, tra primo grado e appello, dura in media oltre 4 anni, al pari di una controversia in materia di fisco.

3. valorizzare il lavoro indipendente ed offrire nuove opportunità di occupazione.
·      Scuola e Formazione: Innalzare la qualità della formazione professionale e prevedere efficaci forme di alternanza scuola-lavoro, potenziando un contratto di lavoro a contenuto formativo quale l’apprendistato.
·      Relazioni sindacali: No alsistema contrattuale ‘a taglia unica’, sì al federalismo contrattuale, un modello più adatto a rispondere alle aspettative di sviluppo delle imprese e dei lavoratori nel territorio. A questo proposito, la prima e più innovativa esperienza è stata realizzata proprio nell’artigianato con la riforma del sistema contrattuale siglata 2 anni fa dalle Confederazioni artigiane e dai Sindacati, che valorizza la contrattazione a livello regionale perché è quello il luogo in cui si realizza e si distribuisce la produttività nelle Micro e Piccole Imprese.


 
 
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