Azioni, interventi e proposte per la competitività delle imprese.
Associazione Artigiani
inserito il 9/4/2008 alle 10:35

Un taccuino per mettere nero su bianco le promesse mantenute, perché <al futuro Presidente, prima o poi tiriamo le somme>. Chiude così la sua breve presentazione Giorgio Merletti, presidente dell’Associazione Artigiani di Varese e ieri sera, martedì 8 aprile, moderatore dell’incontro tra i consiglieri provinciali della struttura di Viale Milano e i candidati alla presidenza della Provincia di Varese: Dario Galli (Lega, Pdl e Udc) e Mario Aspesi (Pd e Idv). Un appuntamento all’insegna della cordialità e del bon-ton, in perfetta linea con la pacata tornata elettorale che sta caratterizzando anche il panorama nazionale. Ma le risposte non sono mancate, a maggior ragione quando Merletti sottolinea che <tornare a votare significa fermare la macchina e ripartire>, quindi meglio concentrarsi su una “cooperazione bipartisan” e una collaborazione fattiva tra maggioranza e opposizione per assicurare al territorio ed alle sue imprese (circa 14.700 quelle rappresentate dall’Associazione varesina) competitività, sviluppo e crescita.

Ciò che conta sono i risultati: saranno questi ad essere misurati perché alla politica l’Associazione Artigiani chiede fatti, trasparenza, impegno. Senza dubbio buon senso. Ed è questo ciò che hanno dimostrato Galli e Aspesi, infine goliardicamente uniti da un solo tema di discussione: la Svizzera. <Quel Canton Ticino – afferma Galli, lanciando da subito il tema caro del federalismo – nel quale ritorna il 30% del gettito fiscale, mentre a noi resta poco più dell’1%>; <però noi siamo uniti – incalza Aspesi – e Provincia e sindaci hanno dimostrato di poter fare molto con pochi fondi>.

Sette le domande poste dal vicepresidente vicario dell’Associazione Artigiani, Renato Scapolan, Ludovico Malnati, Davide Galli, Giacomo Ciriacono, Lorenzo Mezzalira (Presidente di Artigianfidi), Fermo Borroni e Gianni Robustelli ai due candidati. Sotto i riflettori il ruolo del Tavolo di concertazione e la trasformazione della Provincia in Agenzia, il mercato del lavoro e l’apprendistato, il rilancio dell’autoimprenditorialità nelle valli del Luinese, i termovalorizzatori, le multiutilities e le infrastrutture. E se Galli dice chiaramente che <siamo l’unica provincia a non avere un Piano rifiuti e un Piano acqua>, Aspesi si interroga guardando al caso Aspem: <Se il problema fossero gli interessi delle tre grosse municipalizzate?>. Si passa poi alle strade e ferrovie. Per l’esponente del Pdl “i metri di autostrada per automobile, in Lombardia, sono la metà della media italiana”; per quello del Pd sarebbe forse più importante poter sfruttare al meglio, e con intelligenza, i mezzi pubblici, “in Europa sempre più efficienti, puliti, economici, competitivi”.

Ovviamente la Provincia di Varese, in quanto ente, dev’essere salvato per entrambi, vuoi perché è la “Provincia dei comuni e dei sindaci” (Aspesi), vuoi perché “risponde alle esigenze dei cittadini ed offre servizi di medio livello”.

Fatto sta che anche le parole hanno un peso, e di questo peso l’Associazione Artigiani non se ne dimenticherà.

 

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