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inserito il 8/4/2008 alle 17:50

Ecco la scheda elettorale con i simboli dei diversi partiti. I loghi sono separati tra loro di circa mezzo centimetro, eccezion fatta per quelli del Partito della Libertà e della Lega e del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori, che risultano invece uniti l'uno all'altro. Con la conseguenza che un elettore potrebbe per errore essere indotto a tracciare una croce tra i due simboli, rendendo così nullo il voto, come riportato nel secondo esempio.

VOTO CORRETTO

VOTO NULLO

 

VOTO A RISCHIO

                

Commenti dei lettori: 2 commenti -
Il ragionamento alla base del tema non fa una grinza. Peccato che però nello svolgimento ci sia una vena di malizia ( o anche malafede ???). Mostrare, guarda caso, solo 3 dei 6 possibili esempi ed associare al voto nullo solo la coalizione di centrosinistra fa pensare ad un messaggio del tipo: Destra = scelta corretta o al limite rischiosa. Centrosinistra = scelta sbagliata a prescindere. Cari signori, è anche da queste piccole cose che si valuta l'imparzialità o meno di certe associazioni.
Scritto da Angelo Bellora il 8/4/2008 alle 11:26
Sull'esempio riportato di VOTO A RISCHIO mi pare utile richiamare (almeno per chi nei seggi deve decidere) la norma specifica "Quando un unico segno sia tracciato su più rettangoli il voto si intende riferito al contrassegno su cui insiste la parte prevalente del segno stesso". Più in generale resta sempre valido il principio che "la validità dei voti contenuti nella scheda deve essere ammessa ogni qualvolta possa desumersi la volontà effettiva dell'elettore". Buon voto a tutti.
Scritto da Rocco Cordì il 8/4/2008 alle 19:55
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