Non pensate a quale partito ma pensate a quale paese.
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inserito il 24/7/2008 alle 17:30

 

Il tenente Giovanni Drogo, protagonista del romanzo “Il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati, mandato in una lontana fortezza, situata in una dimensione indeterminata e crepuscolare, a vigilare il deserto, spreca tutta la sua esistenza nell’inutile attesa di un nemico che, forse, non arriverà mai.

 “Ho solo vent’anni. – si illude Drogo - Sono molto giovane e posso aspettare.” La sua vita, tuttavia, scorre lentamente verso il nulla, scandita solamente dai rituali precisi, monotoni, ripetitivi, previsti dalla rigida legge militare. 
 
Fare Politica, oggi, significa non accontentarsi delle certezze del passato che vanno continuamente messe in discussione. Non possiamo aspettare a tornare in sintonia con la nostra gente. Dobbiamo tornare, pertanto, a studiare, con umiltà, la realtà che ci circonda, che è complessa e in continua evoluzione, senza alcun tabù e senza alcuna ossessiva ricerca di fantomatici nemici.

 

Commenti dei lettori: 1 commento -
Condivido anche se non va sempre come al tenente di buzzettiana memoria. Non dobbiamo vedere nemici ad ogni angolo di via nè, uscendo dalla metafora ma nemmeno più di tanto, costruire la politica in funzione di essi. La storia però purtroppo ci insegna che ogni tanto i cattivi arrivano e sempre troppo spesso vincono. C'è vacuità nella 'vuota attesa' ma la sconfitta può provocare anch'essa danni dolorosi ed irreparabili.
Scritto da ugo ramarro il 24/7/2008 alle 18:48
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