inserito il 29/6/2010 alle 17:51
Oggi in Consiglio Regionale, a Malpensa, ho illustrato la posizione del PD sul sistema aeroportuale. Per chiarezza riporto l'ordine del giorno presentato. ORDINE DEL GIORNO Il Consiglio regionale Premesso che: La scelta del Governo di dare vita all’operazione CAI, il cui costo a carico della collettività è stato di circa 4 miliardi – la stessa somma che oggi il governo sta tagliando alle Regioni- disaccoppiando la nuova società aerea dal bacino che genera la maggiore domanda di trasporto aereo nazionale; ha rafforzato l’effetto negativo dell’attuale fase del mercato, rendendo difficile la realizzazione del piano industriale della nuova società alla quale per tenere i conti in ordine non è sufficiente il monopolio della tratta Linate-Roma; ha indebolito ulteriormente lo scalo di Malpensa che si è trovato a gestire il processo di de-hubbing nel contesto di una delle crisi economico-finanziaria più difficile degli ultimi decenni; nel 2009 i passeggeri dello scalo si sono attestati a 17,4 milioni con una decremento (-8,8% sul già difficile 2008), mentre le merci si attestano 334 mila tonnellate con un – 17,3%; Considerato che:
proseguano, però, a rilento le rinegoziazioni degli accordi bilaterali, nel coso del 2009 solo 17 nuovi vettori sono arrivati a Malpensa; pur confermandosi il primo scalo merci italiano, movimentando oltre il 51% della merce italiana via aerea, l’attività Cargo resta ancora solo una potenzialità; una delle principali condizioni di attrattività di uno scalo è rappresentata dai costi dei servizi aeroportuali e nel benchmark europeo i costi dei servizi garantiti dalla società di gestione dello scalo non sempre risultano concorrenziali; Considerato altresì che la propensione al traffico internazionale del Nord Italia rappresenta oltre il 55%, e di questo circa la metà proviene dall’area metropolitana lombarda; anche al seguito del processo di de-hubbing e di complessiva riorganizzazione della rete aeroportuale globale lo scalo di Malpensa riveste un ruolo cardine nel network aeroportuale del nord Italia come importante scalo internazionale le caratteristiche orientate all’internazionalizzazione della propria struttura civile e produttiva fanno della Lombardia, - con il 36% dell’import e il 28,5 dell’export nazionale, con oltre il 52% delle imprese a partecipazione estera presenti nel nostro Paese, con flussi turistici in entrata dall’estero per oltre 4 milioni, - un bacino di consumo del trasporto aereo estremamente significativo che necessita di un’infrastrutturazione aeroportuale capace di rispondere alle richieste di un mercato in rapida crescita sia sul versante passeggeri che sul versante merci; lo scalo si configura come uno dei principali impianti produttivi della regione capace di generare un indotto che tocca decine di migliaia di persone; il piano finanziario per le opere necessarie all’accessibilità a Malpensa necessita di ulteriori approviggionamenti e di conferme sia sul versante delle infrastrutture stradali sia su quelle ferroviarie come la Gronda e il triplicamento Rho-Gallarate Per quanto premesso il Consiglio impegna la Giunta Ad attivarsi presso il Governo:
Si impegna inoltre la Giunta nel quadro della revisione strategica per lo sviluppo del sistema aeroportuale della Lombardia e il rilancio del ruolo strategico di Malpensa ad istituire un tavolo permanente tra Regione, parti sociali ed Enti locali ai fini di assicurare politiche attive per l’occupazione diretta ed indiretta sia attraverso il corretto uso degli ammortizzatori sociali, sia con le opportune tutele nella mobilità rispetto alle tipologie contrattuali presenti; a riconsiderare la struttura del Piano d’Area individuando nel polo aeroportuale e nel polo fieristico milanese un’area integrata di funzioni e servizi e con il coinvolgimento istituzionale della Regione Piemonte e delle Province di Varese e Milano; ad impedire l’avvio di ogni intervento infrastrutturale anche in itinere che non sia stato precedentemente sottoposto a VAS; ad attivare tutte le iniziative tese ad allineare il costo dei servizi aeroportuali alle “migliori pratiche europee” evitando che i costi delle inefficienze sistemiche o che gli investimenti siano scaricate su tariffe e utenti; A rendere sistematiche le procedure per il monitoraggio degli inquinamenti acustici e ambientali istituendo uno spazio fisico e la diffusione on line in tempo reale dei dati sul movimento degli aeromobili, i valori rilevati dalle centraline di controllo; istituire un luogo di consultazione permanente tra tutte le istituzioni presenti sul territorio per una comune condivisione delle scelte; a stabilire una stretta concertazione e partecipazione con gli Enti locali interessati dalla delocalizzazione degli immobili degli immobili o la gestione di attività di compensazione. Categoria: Malpensa
Un documento preciso ed estremamente importante. Ovviamente non appaiono commenti dei perditempo che di solito ti indirizzano maldicenze e scempiaggini.
Scritto da A. Vaghi il 30/6/2010 alle 12:14
A Malpensa ..nemmeno tenuto in considerazione, lo avevo detto non cerchare di salire sullo sgabello già uno lo ha fatto con il predellino, belle parole......ma restano tali, siete la minoranza, ma per A, Vaghi tutto bene bravo 7+
Scritto da Stefano F il 30/6/2010 alle 17:05
Non si dice niente della Terza Pista (come al solito). Avendo acquisito una bella area (330 ettari), si ritiene che quella sia destinata a quanto detto prima...
Scritto da A. Bosio (Albos) il 30/6/2010 alle 22:19 |
![]() Archivi:
Ultimi post:
(27/12/2012 - 18:18)
(14/12/2012 - 17:23)
(12/12/2012 - 20:37)
(10/12/2012 - 17:27)
(4/12/2012 - 16:30)
(1/12/2012 - 16:41)
(30/11/2012 - 15:26)
(29/11/2012 - 15:00)
(26/11/2012 - 14:47)
(24/11/2012 - 19:09)
Links:
|