Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 17/7/2010 alle 12:49

Venticinque anni di persone che volontariamente lavorano per delle idee in cui credono, insieme ai partiti. Si è chiamata in vari modi ma è sempre stata la festa della Schiranna. Una festa spontanea, nata insieme alla gente. All'inizio bastava una fisarmonica per iniziare a ballare tra i tavoli, si mangiava e si beveva con poco e tutti si conoscevano per nome.
La cosa più bella è che oggi, dopo 25 anni, quei suonatori di fisarmonica ci sono ancora. Si mangia ancora bene e con poco. I partecipanti, però, sono diventati tanti e non tutti si conoscono per nome. Affianco agli stessi volti di ieri ci sono quelli nuovi dei giovani, centinaia di volontari che sono coloro che rendono possibile la festa.
Certo, si parla ancora di politica a tavola, ma ci sono anche spazi di dibattito ai quali partecipano ospiti illustri. Come, per esempio, Enrico Letta che interverrà questa sera alle 19 proprio in occasione dei nostri venticinque anni. E poi ci sono le serate a tema, gli incontri di cultura, il teatro, la libreria.
La festa della Schiranna è stata una delle prime a cogliere la nuova linfa del Partito Democratico e a captare la sua voglia di innovazione.
Tanto entusiasmo ci ha fatto raggiungere un primato: siamo la festa democratica più lunga d’Italia.
Non smetterò mai di ripeterlo: frequentare la festa significa fare politica. Significa ascoltarsi e far crescere delle idee. Significa affrontare i problemi. Il confronto con gli altri aiuta a scardinare certi modi vecchi di pensare.
Teniamoci stretta l’energia dei 25 anni e continuiamo a guardare oltre, verso il domani.
Sono sicuro che con questi presupposti ogni anno ci ritroveremo ancora a festeggiare.

Commenti dei lettori: 2 commenti -
Bravo Stefano. Quella della Festa della Schiranna è proprio una bella storia, una storia semplice, pulita e 'popolare'. Non provo alcun imbarazzo nel ricordare che le sue radici sono nel vecchio PCI con la mitica Festa dell' Unità. Da dc la frequentavo già allora con piacere (noi avevamo solo una discreta imitazione). Provo nostalgia per quegli anni di grande idealità e passione. Musica, danze, cucina (di qualità) ma anche cultura e confronti il tutto tenuto insieme da volontari splendidi.
Scritto da paolo rossi il 17/7/2010 alle 13:57
Sono assolutamente d'accordo con te Segretario. La festa è un momento di insieme corale. E lo ' stare insieme di una comunità politica. Ma è anche la capacità di rinnovarsi tutti gli anni e di credere nel "miracolo" che i volontari fanno tutti gli anni. Quello di far si che si vada sempre avanti. A tutti va il mio ringraziamento. Anche perchè ne conosco la fatica e l'idealità.
Scritto da roberto molinari il 17/7/2010 alle 18:15
Archivi:
Ultimi post:
(27/12/2012 - 18:18)
(14/12/2012 - 17:23)
(12/12/2012 - 20:37)
(10/12/2012 - 17:27)
(4/12/2012 - 16:30)
(1/12/2012 - 16:41)
(30/11/2012 - 15:26)
(29/11/2012 - 15:00)
(26/11/2012 - 14:47)
Links: