Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 4/8/2010 alle 14:17

Il Monte San Giorgio, per “l'alto valore dei reperti paleontologici presenti nel sito fossilifero”, diventa il settimo sito che in Lombardia vanta il sigillo “Unesco”, patrimonio dell'umanità. A Milano ci sono Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo Vinciano, a Bergamo il villaggio operaio di Crespi D'Adda. A Brescia l'arte rupestre della Valle Camonica. A Mantova, insieme alla città, è annoverata Sabbioneta, sulle rive del Po'. A Varese e a Como ci sono i Sacri Monti (sono insieme nel sito dell'Unesco e costituiscono un unica “meraviglia lombarda”). A Sondrio, infine, compare la Ferrovia Retica.
Insomma, con sette siti su 45, siamo a pieno titolo la regione con più siti Unesco d'Italia. Quindi siamo i più belli d'Italia.
Ma tutta questa bellezza va anche conservata e resa fruibile. Il rischio, altrimenti, è quello di pavoneggiarsi dei titoli acquisiti e far passare il tempo, fino alla decadenza. Pensiamo al Sacro Monte di Varese coperto di antenne, dove il dibattito si fossilizza da anni sull'opportunità o meno di fare un parcheggio, senza potenziare ed integrare i collegamenti pubblici e le corse dei bus. Si pensa ad aggiungere altre cappelle – mi riferisco ai Misteri della Luce -, senza la volontà di valorizzare e conservare quello che c'è. La sfida, oggi, è di trovare soluzioni economiche, a basso impatto sull'ambiente. La sfida è quella di legare i cittadini alle proprie tipicità e bellezze, guardando con curiosità ed interesse al mondo che ci circonda (nello spirito Unesco). Senza continuare a trascurare quello che c'è, come chi continua a utilizzare il bisturi ma alla fine non si piace mai.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 6 commenti -
Varese ha enormi potenzialità turistiche inespresse. Una su tutte Villa Panza con la sua meravigliosa collezione d' arte contemporanea fra le più importanti in Europa. Quasi sconosciuta. E il Conte Panza, recentemente scomparso, mecenate già dimenticato dalla città e dall' amministrazione civica. Che vergogna. Il nostro Paese è così. Purtroppo. A Roma, dove è stato ucciso Giulio Cesare, in Largo Argentina presso la Curia Pompeiana (allora sede provvisoria del Senato) non c'è neanche un cartello!
Scritto da paolo rossi il 4/8/2010 alle 15:28
Una quindicina d'anni fa stavo realizzando per la TSI un servizio sui mali di Venezia e sui tentativi di risolverli. In piazza San Marco incontrai un funzionario inglese della locale sede dell'Unesco, parlammo della Serenissima, del fascino dell'intera Laguna e delle sue delle isole. Alla fine salutandomi disse : >. Varese compresa naturalmente.
Scritto da cesare chiericati il 4/8/2010 alle 16:22
Si il Nord della nostra Provincia ha ancora tanti siti e tante bellezze da preservare e valorizzare.Gli studi e la scoperte fossili su monte S. Giorgio (in parte in territorio svizzero) avvengono in condivisione con gli amici svizzeri e questo oltre alla futura ferrovia tende ad avvicinare di più le nostre due comunità. Permane il disagio di un Sud-Varese cementificato e inquinato,dove i Circoli PD sono lasciati soli ad opporsi a ulteriori disastri ambientali (3°pista Malp)
Scritto da Maria Rossa il 5/8/2010 alle 11:08
Sono stata martedi a Santa Caterina e ci porterò anche mia mamma (ottantunenne) che proprio in quel luogo magico ha fatto la sua prima uscita con mio padre (e ho tanto di foto degli anni 50 ritoccata a colori dal papà fotografo). Ero lì nel monastero (ora accessibile anche agli anziani e ai portaori di handicap grazie a un nuovo ascensore) e pensavo a quanto siamo fortunati in questa provincia e in questa nazione...
Scritto da Luisa Oprandi il 5/8/2010 alle 16:01
Dobbiamo credercI noi per primi e, per esempio, incentivare le visite delle scuole a certi siti (isolino Virginia, S. Monte, S. Caterina, Arcumeggia, Voitorre, Cairate....). Un aiuto della provincia e dell' USP in questo senso sarebbero utilissimi. Quanta storia spiegheremmo partendo da quanto possediamo....! E così valga per tante altre nostre bellezze territoriali: aiutiamo i cittai dini più piccoli e giovani a conoscere, amare e tutelare il nostro t erritorio.
Scritto da Luisa Oprandi il 5/8/2010 alle 16:06
A parte il piccolo dettaglio che Santa Maria delle Grazie e Cenacolo stanno a Milano e non a Bergamo sorrido a questa tirata sulle bellezze varesine. L'intero sud della provincia è oggetto di uno scempio cementizio senza fine e senza senno, dalla Varesina bis agli svincoli, alle cave, ma lì lei tace, anzi. Nessuna idea davvero diversa da quelle di Formigoni-Cattaneo. Non serve avere luoghi belli in un paesaggio umano abbruttito.Servono luoghi belli dentro un mondo tutto almeno decente
Scritto da varesino il 6/8/2010 alle 15:40
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