Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 20/9/2010 alle 21:32

Ancora nera la situazione lavorativa nella nostra provincia. I dati divulgati dalla Cgia di Mestre ci mettono al decimo posto per saldo negativo tra licenziati e nuovi assunti e al primo posto in Lombardia per elevato tasso di disoccupazione.
Lo scenario è davvero critico. Alla fine dell’anno rimarranno a casa 4050 persone. Un dato che si ottiene facendo la differenza tra gli 8720 licenziamenti e le 4670 nuove assunzioni.
A questi numeri dobbiamo aggiungere 24.792 disoccupati.
Il tasso di disoccupazione del 6,3% è il più critico della Lombardia. Si stima che, alla fine dell’anno, più di un giovane su 5, tra i 15 e i 29 anni, si troverà senza lavoro per effetto dei contratti a termine, interinali e stagionali non rinnovati e che, in totale, le persone disoccupate saranno 28.842.
Occorre investire nelle politiche attive del lavoro. Togliere risorse ai Centri per l’impiego ed all’analisi sulle tendenze dell’offerta e della domanda di lavoro, come si è fatto in Provincia, significa peggiorare il servizio erogato e presentarsi impreparati. Invece sarebbe opportuno potenziare quei settori che aiutano i disoccupati a trovare un impiego e che svolgono anche attività di ricerca sul mercato del lavoro. Mai come in questo momento servono azioni coordinate per analizzare la situazione lavorativa della nostra provincia e capire come intervenire.

Commenti dei lettori: 3 commenti -
intervenire significa smettere di "proteggere" le banche e occuparsi delle industrie e degli artigiani. Dove lavorava mio marito (ora in cassa in deroga anche lui come tanti) se le banche non avessero chiuso il rubinetto del credito, l'azienda non avrebbe chiuso i battenti, lasciando a casa 40 dipendenti. Se le aziende pagassero il 12,50% come i redditi da capitale, più imprenditori sarebbero disposti a "lavorare" invece di giocare in borsa. ( Solo qualche banale esempio)....
Scritto da mariella palana il 20/9/2010 alle 22:16
Questi sono i gravi problemi dell'Italia... Urge un rimedio.
Scritto da Devis il 21/9/2010 alle 09:03
E' il sentire comune della gente, della gente qualsiasi, che lavora, che fatica, soprattutto quando sente notizie come quella di poco fa, che la liquidazione dell'amministratore generale di una grande banca è di 40 milioni di euro. Che per noi, ancora abituati a ragionar vecchia maniera, equivale a 80 miliardi di lire. Miliardi di lire... Un caso, questo. Uno fra i tanti, infiniti grattaceli, più o meno alti, in questa nostra realtà di... case ad un solo piano, quello terra.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 22/9/2010 alle 08:54
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