Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 21/9/2010 alle 21:09

La proposta di istituire una tassa universale su tutte le transazioni finanziarie rilanciata a New York nel summit “Millenium goals” é condivisibile se colpisce gli speculatori.
Un’operazione di questo tipo consentirebbe di continuare a sostenere gli otto obiettivi di sviluppo globali dell’Onu che, entro il 2015, dovrebbero “mettere fine alla povertà estrema”. Ovvero dimezzare il numero di persone che vive con meno di un dollaro al giorno, garantire l’istruzione primaria, promuovere la parità dei sessi, ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute materna, bloccare la diffusione di Hiv-Aids e altre malattie, garantire la sostenibilità ambientale e sviluppare un partenariato mondiale sullo sviluppo.
Economicamente, una tassa sui movimenti finanziari dovrebbe arrivare a reperire 120 miliardi di dollari (tale, infatti, è la somma necessaria secondo gli esperti).
Si torna quindi a parlare, dopo 38 anni, della Tobin Tax, la tassa proposta nel 1972 per colpire con una percentuale dello 0,1% le speculazioni finanziarie. Adesso, a seguito della crisi economica globale, è davvero il momento che la finanza partecipi alla stabilizzazione del pianeta.
La “universal tax”, però, deve essere costruita in modo da prelevare ricchezza solo dagli speculatori. I risparmiatori non devono essere toccati.
 

Commenti dei lettori: 1 commento -
Ieri bufera allo Ior con il sequestro, fra l'altro, di 23 milioni di euro... oggi la notizia che la liquidazione ad un amministratore delegato di una grande banca è di 40 milioni di euro... Due notizie, due soltanto... E ci soffermiamo sul titolo del post...
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 22/9/2010 alle 07:44
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