Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 1/10/2010 alle 15:38

L’Istat parla chiaro. La crisi economica, nel 2009, ha colpito pesantemente il nord Italia. Le regioni che hanno sofferto di più sono state Lombardia e Piemonte, dove è maggiore la produzione industriale. Noi, di conseguenza, siamo tra gli italiani che hanno pagato più caro il conto della crisi.
Nel 2009, a fronte di un calo nazionale del prodotto interno lordo del 5%, la flessione è stata del 6% nel nord ovest, del 5,6% nel nord est, del 4,3% nel centro e del 3,9% nel mezzogiorno.
La Lombardia, con una variazione del Pil di -6,3% (dal 2009 rispetto al 2008), è seconda solo all’Abruzzo (con -6,9%), dove però il settore produttivo è stato messo in ginocchio dal terremoto.
Nel nord ovest la ricchezza prodotta dall’industria è diminuita del 14,9% rispetto al 2008, nel nord est del 13,5%, nel centro del 10,5% e nel sud dell’11,9%.
Di riflesso, la crisi ha colpito anche i posti di lavoro. L’occupazione è calata del 3,1% nel nord ovest, del 2,5% nel nord est, dell’1,8% nel centro e del 3% al sud (la media del calo occupazionale italiano è del 2,6%).
Il 2010 dovrebbe registrare una ripresa economica e un aumento del pil dell’1%. Per il 2011, però, le previsioni non sono delle migliori. Si prospetta un ritocco al ribasso.
Come ho già scritto nel post dal titolo “Allarme lavoro” del 20 settembre, la situazione occupazionale della provincia di Varese è in difficoltà.
Occorre quindi investire nelle politiche del lavoro e modificare il piano regionale di sviluppo che contiene le proposte programmatiche per i prossimi cinque anni. Bisogna trovare soluzioni per rilanciare la cultura e l'ambiente imprenditoriale: la Lombardia, prima in Italia per indice di competitività, è al 95esimo posto in Europa.

Commenti dei lettori: 4 commenti -
Con i numeri non si scherza
Scritto da Pino D. il 1/10/2010 alle 15:57
Oltre la Lombardia che certamente può fare meglio sarebbe utile avere anche un Ministro dello Sviluppo e delle attività produttive che non sia un fantasma. Ho letto che la Germania se la cava meglio di altri stati europei perchè prima partner i europa con la Cina ,ha agganciato la ripresa attaccata alla "coda del dragone" in forte ascesa. Cosa dicevano i nostri leghisti sui rapporti commerciali con la Cina solo pochi anni fa?La politica dell'"orticello"in economia non paga.
Scritto da Maria Rossa il 1/10/2010 alle 22:22
prima agli imrenditori gli abbiamo concesso la possibilità di evadere le tasse . adesso con i nostri soldi hanno la facoltà e l'opportunità di trasferire le loro aziende in stati dove la manodopera gli costa meno e dove adesso pagano le irrisorie tasse cosi . Ed in più fanno le vittime
Scritto da pippo pippo il 6/11/2010 alle 22:25
Caro Pippo, la maggior parte degli imprenditori si trova in Italia e ha intenzione di combattere. Io sto con loro.
Scritto da Stefano Tosi il 7/11/2010 alle 18:27
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