Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 12/10/2010 alle 15:17

Per sensibilizzare i consumatori lombardi all’uso dell’acqua pubblica, i consiglieri regionali del Pd propongono la costruzione di un distributore di acqua alla spina (ma anche di latte crudo, formaggi e yogurt) in ogni comune. L’idea è quella di istituire un bando per sostenere economicamente la realizzazione di questi dispenser. Ovviamente il progetto coinvolgerebbe i comuni e le aziende pubbliche e partecipate di gestione dell’acqua.
I consiglieri del Pd hanno stimato che servirebbero circa 60 milioni di euro per realizzare una struttura in ognuno degli oltre 1500 comuni lombardi.
Questa iniziativa, oltre ad aiutare i cittadini a risparmiare denaro, avrebbe un risvolto “ecologico”: si potrebbero riutilizzare le bottiglie in vetro e diminuirebbe l’energia necessaria alla produzione, il riciclo e il trasporto di bottiglie di plastica.
Inoltre, per gli agricoltori, è importantissimo vendere latte crudo e altri prodotti direttamente al consumatore.
Nel post del 26 agosto (quello intitolato “Acqua alla spina e altro”) avevo sottoposto alla vostra attenzione qualche dato relativo all’utilizzo massiccio del “Fontanello” di via Trentini a Varese. Dal mese di novembre al 18 agosto erano sono stati consumati ben 72 metri cubi di acqua, l’equivalente di 50 mila bottiglie da un litro e mezzo di plastica, per un totale di 14 mila euro risparmiati nelle tasche dei cittadini.
Dal Fontanello sgorga l’acqua dell’acquedotto, la stessa che arriva nelle case dei cittadini, con la differenza che l’acqua subisce un processo di naturizzazione volto ad eliminare gli eventuali difetti che si possono riscontrare nel tratto di tubatura che va dal contatore al rubinetto, che è quello dove si deposita il maggior numero di impurità.
Questo processo elimina gli eventuali cattivi sapori e odori e le impurità solide e chimiche. Insomma, in questo caso basterebbe davvero poco per ottenere un grande risultato sociale ed ambientale.
 

Commenti dei lettori: 4 commenti -
Molto bene, mi piace la sua concretezza Tosi come la capacità di essere sempre preciso nei suoi interventi. Ne abbiamo tutti un gran bisogno.
Scritto da Un anziano il 12/10/2010 alle 18:55
Condivido l'idea e in particolare propongo che si cominci dalle mense scolastiche, distribuendo l'acqua del rubinetto. Per la mia esperienza devo dire che c'è molta riluttanza anche se in molti comuni ciò è stato possibile, bisogna insistere attraverso accordi e/o convenzioni tra enti locali, scuole e enti sovralocali come il caso della vostra proposta.
Scritto da Paolo il 12/10/2010 alle 21:03
Buona idea,si eliminerebbero gran parte di contenitori che generalmente finiscono nei rifiuti. Con un'ulteriore diminuzione di spesa per il Comune...Purchè si possa scegliere anche l'acqua frizzante però...altrimenti rimango alla bottiglia di plastica..
Scritto da Ecologista a metà il 12/10/2010 alle 21:35
Be si le scule e gli enti pubblici sono i primi (per le mense ) ad acquistare in bottiglia è dato per scontato ma non lo è a pensar male ci sono anche interessi dei distributori e accordi vari ovviamente .Io la bevo da un pezzo ma mi piace naturale non gasata certo per i "gasati" come mia figlia è un problema o ci si compra il "gasatore.
Scritto da daniele pescatore il 13/10/2010 alle 17:44
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