Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 24/10/2010 alle 15:29

Oggi, alle 17.15, in Sala Napoleonica di villa Ponti, ci sarà la finale e la premiazione del vincitore del Premio Chiara 2010, con spoglio in diretta delle schede della giuria popolare.
I finalisti sono Gianrico Carofiglio con “Non esiste saggezza”; Stefano Domenichini con “Acquaragia”; Giorgio Falco con “L’ubicazione del bene”; Jole Zanetti con “Racconti sgradevoli”. Questa iniziativa culturale ha un forte richiamo di pubblico: l’appuntamento di villa Ponti si è con gli anni trasformato in un vero e proprio “talkshow” dove la distanza tra scrittore e pubblico è nulla. Forse si tratta di una delle poche iniziative dove la cultura riesce a fare spettacolo e a divertire il pubblico generalista. Chi vi partecipa riesce davvero ad entusiasmarsi e a riscoprire il valore della lettura. Il programma delle settimane precedenti inoltre presenta appuntamenti molto interessanti. Quest’anno per citarne uno il premio a Francesco Guccini è stata un’occasione imperdibile.
Esperienze come queste sono la dimostrazione che, per quanto riguarda la cultura, la nostra provincia è una realtà importante nel panorama italiano.
Il 27 Agosto scorso ho pubblicato un post dal titolo “Il paragone con Edimburgo è possibile!”, nel quale scrivevo che, per richiamare turisti e visitatori, bisognerebbe mettere in rete tutte le iniziative che si svolgono sul territorio, senza campanilismi. Questa “rete culturale” potrebbe coinvolgere anche ad esempio il Festival della Filosofia di Gallarate ed il Baff di Busto Arsizio. Senza dimenticare la fertilità di attività teatrali e museali consolidate e la stessa presenza universitaria.
Amore per il sapere, cinema e letteratura, professionalità,del resto, sono gli ingredienti “base” per creare un ambiente culturale di grande qualità e di primo piano.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 2 commenti -
Penso alle attrattive museali e ai bus persi a Varese. Meglio dal comune di Varese. E' stata persa l'opportunitā di portare a Varese le 150 opere di Guttuso, possibile donazione Pellini, perchč non č stata offerta una collocazione stabile. I reperti africani dei fratelli Castiglioni giaccioni chiusi a chiave a Villa Toeplitz. I reperti donati per il museo del Risorgimento sono in chissā quale cantina. Tutto materiale importante e l'occasione del 150° dell'Unitā d'Italia viene sprecata.
Scritto da A Vaghi il 24/10/2010 alle 16:58
E posso continuare col museo Citroen di Bertoni, relegato in un posto poco degno. Una grande collezione privata di motociclette d'epoca potrebbe venire esposta al pubblico. . A Gallarate č nato il complesso museale di valore europeo. A Tradate il Comune ha messo a disposizione un ambiente di 3.500 mq. per ospitare una collezione pittorica di un concittatino e farne luogo di mostre. A Busto la Pro Patria scherma si propone di fare un museo della scherma. Varese, quando uscirā dal letargo?
Scritto da A Vaghi il 24/10/2010 alle 17:13
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