Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 2/12/2010 alle 19:19

Niente 5 per mille. La decisione di chiudere la Camera dei deputati fino al 13 dicembre, vigilia del voto di sulla fiducia al governo, ferma la possibilità di reintegrare i fondi del 5 per mille.
Ho appreso questa informazione con molta preoccupazione.
L’abolizione del cinque per mille si aggiunge ai tagli della manovra finanziaria.
Togliere il cinque per mille significa impoverire l’Italia che, in un certo senso, è il “paese del volontariato”. Lo ha dimostrato a L’Aquila, nel post terremoto, quando migliaia di volontari della protezione civile, degli alpini e delle più diverse associazioni sono scese in campo per tendere una mano a chi aveva bisogno di aiuto. In quella mano c’era impegno, cibo, coperte, parole di conforto. Ma non sono solo le tragedie i momenti in cui si sente vivo il respiro del volontariato in Italia. Pensiamo a tutti quei giovani che prestano servizio nel soccorso, portano aiuto agli anziani, accompagnano i non vedenti, confortano i malati, fanno sport con i disabili, preparano pranzi e cene per i senza tetto, accudiscono gli animali nei rifugi.
Togliere fondi al sociale - così come previsto dalla finanziaria – e abolire il 5 per mille significa davvero mettere in ginocchio il nostro Paese.
L’ultima speranza, aimè vana, è rappresentata dal decreto Milleproroghe. Il Pd sta cercando di far approvare un ordine del giorno per chiedere che il provvedimento venga inserito all'interno del primo decreto legge che verrà discusso in aula.
 

Categoria: Economia
Commenti dei lettori: 6 commenti -
Spero che venga reintrodotto il 5 per mille, anzichè l'attuale (così è, al netto dei tagli) 1,25 per mille. Proprio ora che la spesa pubblica viene costantemente tagliata non si può rinunciare alla sussidiarietà.
Scritto da Luca il 3/12/2010 alle 10:08
Il nostro governatore Formigoni continua a farsi gargarismi con la parola SUSSIDIARIETA'. Ricordagli che senza soldi ( che poi sono i nostri ) la sussidiarietà non esiste.
Scritto da A. Vaghi il 3/12/2010 alle 11:55
Sarebbe davvero una decisione gravissima perchè colpisce l'efficienza e la generosità di chi si occupa del mondo sociale. Un volontario ci riferisce che magari, se così purtroppo fosse, da un male potrebbe nascere un bene, che non tutto il mal vien per nuocere nel senso, dice, che di necessità si fa virtù e che questo potrebbe davvero stimolare una grande partecipazione popolare alla generosità, sia in termini di condivisione umana e fraterna che in termini economici. Noi stentiamo a sperarci...
Scritto da Rosella e Carlo il 3/12/2010 alle 14:25
La "legge di stabilità" assesta un duro colpo alla democrazia fiscale, ingorando che ben 16 milioni di italiani scelgono di devolvere il 5xmille alle associazioni di volontariato, no profit e culturali. Tutte realtà che coprono bisogni ai quali il pubblico non sa, oltretutto, dare risposta. Ma assieme al 5xmille sono falcidiati anche il Fondo per le non autosufficienze, quello per le politiche sociali e quello per l'inserimento lavorativo dei disabili. A pagare sono sempre i più deboli.
Scritto da Luisa Oprandi il 3/12/2010 alle 14:32
Se ben 16 milioni scelgono liberamente di devolvere quel loro 5xmille, sarebbe davvero una mancanza di attenzione a tale volontà popolare!
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 3/12/2010 alle 23:24
Tanto varrebbe non chiamarlo 5 per mille ma bensi' 1,5 x mille. Una stangata per l'associazionismo.
Scritto da Devis il 6/12/2010 alle 11:20
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