A livello nazionale la situazione è molto difficile. L’Italia cresce la metà di altri Paesi, come la Germania. Un quadro come questo preoccupa e non poco. Ma Varese cerca di reagire e vive una condizione diversa perché - come ha sottolineato il presidente di Univa di Varese Michele Graglia nel bilancio tracciato lunedì - ha fatto crescere un proprio modello di sviluppo. “Abbiamo esempi concreti in grado di scardinare i rischi dell’immobilismo che sembra impregnare il Paese – ha detto Graglia, specificando che Varese ha più punti di eccellenza come “La concretezza”, “La conoscenza come fattore di sviluppo”, “Le potenzialità di attrarre investimenti” e “La capacità di visione”.
Tra gli aspetti positivi di Varese, sottolineo la concertazione tra impresa e sindacati, che a Varese rappresenta un modello che funziona. E’ molto positivo pensare che siano stati chiusi 55 accordi aziendali, segno dei buoni rapporti tra sindacato e imprese.
Questi risultati confermano il modello contrattuale basato su due livelli: nazionale ed aziendale.
La crisi è pesante e la ripresa fatica ad intravvedersi. Vi è una grande necessità di avere misure a sostegno del lavoro. Oggi Berlusconi, dopo aver ammesso che l'attività ha subito un arresto a causa delle vicissitudini della maggioranza, ha presentato più parole che efficaci provvedimenti a sostegno dell'economia. parole...parole... Solo parole