Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 25/2/2011 alle 18:32

Questa mattina, in Regione, si è svolto un incontro con alcuni parlamentari europei. Un’occasione per riflettere su quanto sta accadendo nel nord Africa. Quando parliamo di Tunisia, Egitto e Libia, infatti, parliamo di tre Paesi diversi, in cui le rivolte si sono scatenate nello stesso momento, ma che hanno differenze rilevanti tra di loro. Di fronte a questo scenario, la prima considerazione è che non bisogna generalizzare ma occorre avere approcci differenti per ciascun Paese. Inoltre bisogna delineare quale sia l’impegno di Europa ed Italia nel Mediterraneo e ridefinire il rapporto con i paesi del nord Africa. È necessario preparare una strategia che punti a nuove forme di collaborazione e alla creazione di interessi comuni. Dall’altra parte occorre, nel più breve tempo possibile, fermare un’emergenza che è difficile quantificare date le diverse condizioni dei Paesi. Le conseguenze di quello che sta accedendo in Libia sono difficili da prevedere. Oltre alla popolazione libica, in quel Paese ci sono molti immigrati. Nello specifico si calcola che, su 6 milioni di abitanti, siano presenti in Libia 2 milioni di immigrati. Si tratta di una situazione che, per essere affrontata, richiede compattezza dell’Unione Europea e forte condivisione delle scelte da operare.

Categoria: Idee e proposte
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