inserito il 16/4/2011 alle 16:22
Si parla di tagli, di classi più numerose, di riduzione di orario e della qualità dell’offerta formativa. E il nostro presidente del Consiglio non trova modo migliore di affrontare i problemi dell’istruzione italiana rilanciando la questione dell'orientamento ideologico nelle scuole pubbliche. Lo aveva già fatto a febbraio. Dalle sue frasi erano seguite polemiche. Adesso, come un disco rotto, si ripete a Padova, nell’ambito di convegno indetto dall’Associazione nazionale delle mamme. Berlusconi ha parlato del “bonus per la scuola privata”. Uno strumento che serve “affinché i genitori possano scegliere liberamente quale educazione dare ai loro figli”, ma anche per consentire loro di “sottrarli a quegli insegnanti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi da quelli della famiglia”. Categoria: Istruzione e Cultura
Basta farci menare per il naso da questo presidente vecchio e danaroso: usciamo da questa logica di replica inascoltata e portiamo casi concreti dove la scuola pubblica ottiene buoni risultati.
Dove la sinistra ha ancora voce, si aiutino le scuole valide a completare il percorso verso l'eccellenza. A quel punto si inizi a esportare nelle altre scuole i modelli più efficaci, invece di illudersi che per magia ogni istituto possa migliorare da solo.
Tagliare è sbagliato, credersi già ok pure.
Scritto da Cesare il 18/4/2011 alle 16:23 |
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