Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 27/4/2011 alle 19:44

Lavorare per un po'. E poi non avere nulla da fare. Una volta erano professioni d'oro quelle dell'architetto, dell'avvocato, del geometra, del commercialista. Oggi, invece, uno studio indics che il 60% dei liberi professionisti, a causa della crisi, trascorre lunghi periodi senza fare nulla.
Parlare di liberi professionisti (20mila i titolari di partita iva nella nostra provincia) significa fare piazza pulita di alcuni vecchi stereotipi. Per prima cosa essere autonomi non è una scelta sempre. Anzi, per il 46,6 per cento è l’unico modo di lavorare e per un altro l’8,5 per cento è richiesto dal datore di lavoro. Per quanto riguarda il reddito, non c'è certo da fare i salti di gioia. In media, nel 2009 il reddito annuale è stato inferiore a 15 mila euro per il 44,6 per cento e, di questi, più della metà non è arrivato a 10 mila euro. Solo uno su sei ha guadagnato più di 30 mila euro l'anno (penalizzate le professioni della cultura). Anche ricevere i soldi non è una garanzia. Sei professionisti su dieci sono stati costretti ad aspettare più di sessanta giorni prima di emettere la fattura e ricevere il pagamento. Un altro 71 per cento dichiara di avere avuto difficoltà ad accedere al credito.
Nell'arco di cinque anni, hanno lavorato ad intermittenza il 61,4 per cento dei professionisti. Un fenomeno che è incrementato lo scorso anno fino ad interessare il 64,6 per cento del totale. Quelli che se la passano peggio sono ancora una volta i professionisti della cultura e dello spettacolo, che hanno una discontinuità occupazionale pari all'88,3 per cento.
Oltre alla crisi, pesa la mancanza di strumenti di sostegno che possano entrare in gioco per la malattia, la maternità, la formazione, gli infortuni. Ricordo che è iniziato, in Regione, un percorso volto a definire degli strumenti di sostegno per i titolari di partita Iva, per i professionisti e per i lavoratori che hanno un contratto di collaborazione.
I dati di oggi confermano che è necessario predisporre nuovi strumenti.

Categoria: Idee e proposte
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