Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 9/6/2011 alle 15:38

Dopo tante parole arriva uno studio che presenta la reale situazione delle  imprese manifatturiere italiane. Spero che i dati costringano tutti a confrontarsi su come reagire e sugli strumenti di sostegno da adottare. Il rapporto del Centro Studi di Confindustria sugli scenari industriali mostra che, dopo il primo semestre 2010, la fase di recupero post-crisi in Italia ha subito una vera e propria frenata. Siamo praticamente fermi ai livelli dell’estate 2010, con un +0,1% di crescita media mensile da luglio 2010 a marzo 2011.

Quindi non si può ancora parlare di ripresa.

Se poi confrontiamo la nostra situazione con quella degli altri Paesi, allora vediamo che siamo scesi dalla quinta alla settimana posizione, perdendo 1,1 punti di quota. Ci hanno superato l’India e la Corea. Il Brasile sta accelerando.  Certo, in Europa nessuno se la sta passando molto meglio. Spicca solo la Germania, che resta al quarto posto per quota manifatturiera, perdendo però 1,5 punti. Arretrano anche Francia (-0,9), Regno Unito (1,0), Spagna (-0,7). Sono invece i Paesi emergenti a recuperare. Un esempio è la Cina che ha guadagnato 7,6 punti e che, con una quota del 21,7%, conquista la prima posizione (era seconda) scalzando gli Stati Uniti (15,6%). L’India ora incalza la Germania, forte di una veloce espansione economica.

Occorre chiedersi come un Paese come il nostro possa difendere la vocazione industriale in un mondo che si sta trasformando velocissimamente. E’ un tema fondamentale per il  nostro prossimo futuro.

 

Categoria: Economia
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