Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 30/6/2011 alle 20:38

E' andata a finire nel modo peggiore. Il governo ticinese ha scelto di congelare il 50% della quota di ristorni dei frontalieri destinata ai nostri comuni. Una decisione che avrà pesanti ripercussioni per le casse di molti comuni delle province di Varese, di Como e del Verbano Cusio Ossola. Verrebbero infatti a mancare circa 20 milioni di euro, fondi necessari per assicurare alle piccole realtà locali i servizi essenziali e tranfrontalieri. La metà dei ristorni sarà conservata in un conto corrente della Banca di Stato svizzera in attesa dell’apertura di un tavolo con il Governo italiano che, quindi, auspico intervenga al più presto riattivando i canali diplomatici con Berna. Deve mandare dei segnali “di pace” per chiedere il rispetto degli accordi e il ristabilimento di relazioni tra i due Paesi. E' vero che il Governo ticinese si è assunto la grave responsabilità di agire in contrasto con un accordo internazionale siglato tra Italia e Confederazione Elvetica nel 1974. Ma la colpa è anche della Lega Nord che, a più riprese, ha dimostrato vicinanza e comunanza di valori con la Lega ticinese, principale responsabile della decisione di bloccare la metà dei ristorni. Il PD già martedì in Consiglio regionale interrogherà la Giunta regionale sulla questione dei ristorni e dei rapporti italosvizzeri. Chiederemo di muoversi contro questa decisione punitiva verso le nostre comunità.

Commenti dei lettori: 1 commento -
lezione di egoismo e stupidità,quanto lo sono i miei paesani che ancora si ostinano a votare "lega"c'è sempre chi è più a nord di noi.
Scritto da cogerma, il 30/6/2011 alle 22:26
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