Ieri ho preso il treno alle 18.49 da Cadorna, in quella che è stata una vera e propria serata di “passione” per i pendolari. Caldo, afa e ritardi hanno dato luogo a un clima generalizzato di malcontento. Come se non bastasse, sono previsti ulteriori aumenti delle tariffe: nel mese di agosto un rincaro del 10%. Il Pd si sta opponendo con una campagna ad hoc (vedi il post “Trasporto pubblico: da agosto +23% rispetto a inizio anno” pubblicato sul mio blog il 6 luglio scorso). Ieri sera, mentre aspettavo il treno, ho dato la notizia del ritardo su Facebook. Ho visto che in molti hanno commentato il mio stato, dando sfogo a ulteriori disagi. Aggiungendo, per esempio, il problema dell’aria condizionata che va e non va. I dati sui bonus (che consiste nel rimborso di parte del prezzo dell’abbonamento quando gli indici di affidabilità e puntualità del servizio non raggiungono gli obiettivi concordati), dall’inizio dell’anno a oggi, mostrano che il mese peggiore è stato gennaio. Nel 2010 la maglia nera è invece andata al mese di dicembre, in quello che è stato un vero e proprio picco storico di malfunzionamento.
Nel 2011, la tratta peggiore della provincia è stata la “Pioltello-Varese-Porto Ceresio”. L’indice è stato pari a 7.26 a gennaio, 5.70 a febbraio, 6.48 a marzo e 5.21 a aprile.
Per le direttrici Trenitalia, l’indice è pari a 5,10%, per LeNord al 4,00% (ma ormai è tutto Trenord).