Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 4/8/2011 alle 20:23

Il governo ha rimandato a settembre il confronto con le parti sociali, dimostrando di non comprendere le urgenze sia sui temi dello sviluppo, che sugli obiettivi di risanamento dell'economia del Paese. Il tema fondamentale dell'incontro di oggi era come riprendere lo sviluppo. Rimandare significa rischiare di perdere la disponibilità delle parti sociali. Un rischio da scongiurare soprattutto in questo momento difficile. Pensiamo a come la speculazione internazionale si sta accanendo per il crollo delle borse, in particolare quella di Milano. Oggi, poi, abbiamo assistito alle vendite borsistiche che hanno riguardato tutti i principali titoli italiani, testimoniando un problema di credibilità del nostro sistema. Anche il differenziale tra buoni del tesoro e bund tedeschi è tornato sopra i 390 punti. Il governo sbaglia a voler lanciare messaggi rassegnati invece di reagire, come suggeriscono le parti sociali e l'opposizione. Pensare una strategia di sviluppo è fondamentale per rendere credibile la possibilità di rientrare dal debito: in Italia il rapporto tra debito e prodotto interno lordo è del 120%. Sarebbe quindi doveroso lanciare messaggi chiari subito, raccogliendo tutte le disponibilità che sono state offerte.

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