Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 1/10/2011 alle 20:54

Provo reazioni contrastanti nei confronti dell'attacco a mezzo stampa che Diego Della Valle, proprietario della Tod's e patron della Fiorentina, ha diretto ai politici italiani, accusandoli di offrire uno spettacolo indecente e intollerabile. Sicuramente si tratta di un segnale forte, che non deve essere strumentalizzato e fatto passare per un atto di egocentrismo di una persona in cerca di notorietà. Il disinteresse che gli italiani manifestano per la politica di cui ha parlato Della Valle, del resto, è sotto gli occhi di tutti. È anche fin troppo evidente il danno alla reputazione italiana fatto da alcuni politici, proprio quelli a cui Della Valle si riferisce in questo modo così plateale. Ma si tratta – appunto - di alcuni politici e di un Governo inadeguato. Sarebbe sbagliato fare di tutta l'erba un fascio.
Mi distanzio quindi dall'affermazione di Della Valle quando dice che “solo una piccola parte dell'attuale classe politica nutre amore per il proprio Paese, ha competenza, buona reputazione, senso dello stato”. In realtà, a lavorare seriamente siamo rimasti in tanti. Il nostro scendere tra la gente, ascoltare i problemi, insistere per cambiare regole inaccettabili lo dimostra chiaramente, anche e sopratutto a livello locale.
Penso che dalle parole di Della Valle l'opposizione debba ragionare. Ha messo nero su bianco delle considerazioni che chi vuole governare deve considerare.
Ma d'altra parte occorre evitare il vizio che una parte della classe dirigente italiana è solita avere : quallo di buttare per aria le regole del paese se non vince e di scadere nella demagogia o nell'opportunismo.
Non distinguere le responsabilità infatti può essere l'anticamera del trasformismo, atteggiamento frequente nella storia italiana.
E' significativo, poi, notare che nei confronti della cosidetta politica il malcontento espresso accomuna molti imprenditori e lavoratori.
E' chiaro anche che la responsabilità dei mali dell'Italia non possa essere data solo ai "politici", ma anche a una parte del mondo economico, troppo spesso schiavo della politica per tutelare i propri interessi, danneggiando il Paese.
Tutti, ma proprio tutti, dobbiamo cambiare. Senza pregiudizi.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 2 commenti -
Tutto e tutti cambiano, come diceva già il saggio Eraclito. Solo che a volte il cambiamento è in peggio, e lo vediamo ogni giorno. Che ci si debba impegnare sempre di più a migliorare e risollevare il paese, siamo d'accordo. Che Della valle usi i suoi soldi per dire a pagamento cose che, dal più al meno , si sentono anche al bar sport, mi lascia perplessa. E mi viene spontaneo chiedere: 'Cui prodest?' che, come direbbero sempre al bar sport, si potrebbe tradurre: a cosa mira il 'signore'?
Scritto da Erica D'Adda il 2/10/2011 alle 12:18
Penso che Della Valle abbia messo il dito nella piaga,qualcuno ha scritto, "chi sa fa,chi non sa parla"mi pare ,spero di sbagliare,ma credo che troppi politici parlano parlano e irisultati? l'Italia è in una crisi terribile,non si sente da nessuna parte politica cosa necessita per uscirne,ben venga un cambiamento radicale della classe dirigente auspicata da qualche rottamatore.
Scritto da luigi il 2/10/2011 alle 14:42
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