Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 29/12/2011 alle 17:48

L'età media degli italiani nel 2059 sarà di 49,8 anni, contro i 43,5 anni del 2011.
Gli Italiani, quindi, saranno sempre più vecchi. Lo ha reso noto l’Istat nella proiezione del futuro demografico del nostro Paese.
Negli anni passati tali studi sono stati ignorati e non sono state affrontate per tempo le conseguenze legate ai cambiamenti della popolazione. Dal rapporto emerge che l’aumento della popolazione anziana si accompagna a una diminuzione della popolazione attiva, pur in presenza di flussi immigratori.
Pensiamo agli ultra 65enni: oggi sono pari al 20,3% del totale, nel 2043 saranno oltre il 32%, con un picco del 33,2% nel 2056.
Parallelamente la popolazione in età lavorativa (15-64 anni) andrà in contro, nel medio termine, a una lieve riduzione, passando dall'attuale 65,7% al 62,8% nel 2026. Nel lungo termine, invece, ci si aspetta una riduzione più accentuata, fino a toccare il minimo del 54,3% nel 2056.
Ciononostante gli stranieri aumenteranno: passeranno da 4,6 milioni nel 2011 a 14,1 milioni nel 2065.
Tali dati sono sempre stati strumentalizzati e mai gestiti con coerenza. Invece bisogna cercare punti di forza nelle caratteristiche della nostra società. Servono riforme per i settori economici e per la ricerca, riguardanti anche la salute e la qualità della vita. Dall’altra parte occorre investire nella formazione, che deve essere continua e alla portata anche di chi arriva da altri Paesi.
Non ignoriamo i dati forniti dall’Istat, così eviteremo false sorprese.
 

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 2 commenti -
Il problema è che secondo me i dati dell'Istat non sono così autorevoli.Sull'inflazione l'istat racconta palle da anni,del resto è il suo incarico,da parte di qualsiasi governo:l'indice istat è tutto,fuorchè il costo della vita.Tra un decennio o due l'apettativa di vita scenderà, altro che popolazione anziana.Ora è tenuta alta da tutti quegli ultraottantenni,tali per aver condotto una vita più dura,ma più sana.Facciano un'indagine sul tasso di mortalità tra i 40 e 50 anni,poi ne riparliamo.
Scritto da Bertoldo il 30/12/2011 alle 07:49
Certo che con l'attuale tasso di natalità i giovani saranno merce rara (per fortuna ci sono gli "stranieri",molti dei quali già oggi nati e cresciuti in Italia). Sull'aspettativa di vita,però, anche io ho lo stesso dubbio di Bertoldo: oggi si fa meno fatica fisica certo,ma lo stress da lavoro è terrificante, si vive immersi nelle onde elettromagnetiche di cellulari e wi-fi, mentre l'inquinamento dell'aria è più o meno uguale al passato ma con meno "oasi" verdi... sicuri che arriveremo a 80 anni?
Scritto da Davide il 31/12/2011 alle 11:36
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