Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 22/1/2012 alle 20:22

Il decreto liberalizzazioni prevede l’addio al progetto del ponte sullo stretto di Messina.
La somma già messa a bilancio - pari a un miliardo e seicento euro - è stata dunque riprogrammata per la realizzazione di opere medio-piccole immediatamente cantierabili. Tali fondi verranno devoluti all’ammodernamento delle scuole, alla difesa del suolo, alla manutenzione delle ferrovie e delle infrastrutture italiane.
Si abbandona finalmente un progetto che avrebbe assorbito gran parte delle nostre risorse finanziarie come un pozzo senza fondo.
Nella decisione di non procedere alla costruzione del ponte si legge un cambiamento importante di rotta del nostro Paese. Basta sprechi. L’intenzione ora è quella di devolvere risorse immediatamente spendibili a opere che possono migliorare davvero la qualità dell’ambiente e della vita. Dando un sostengo allo sviluppo economico nel breve periodo.
 

Categoria: Infrastrutture
Commenti dei lettori: 1 commento -
Ora che il ponte sullo stretto di Messina non si fa più,una bella teleferica ci starebbe, un cavo da sponda a sponda,con delle cabine che transitano a richiesta. Piccola spesa massima resa,del resto un cavo di servizio già passa,lo potrebbe realizzare un privato a sue spese,cosa ne dite si può fare?
Scritto da Mario il 23/1/2012 alle 22:12
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